CAPITAN MARVEL #27-31

LA SOMMA DEGLI OPPOSTI

di Fabio Furlanetto

 

 

 

Nell’ultimo ciclo di storie di questa gestione, si tirano le fila di più di venti numeri di trame, sottotrame e tematiche; una saga quasi interamente seria, talvolta drammatica, spesso intensa…ma per non lasciarsi in tristezza, un finale comico e totalmente insensato e parodistico.

Genis ha scoperto perché non ha incontrato per mesi alieni nella Zona Negativa: sono tutti stati divorati da un super-organismo chiamato Akhenashtor. Gli incomprensibili alieni Syeki sembrano essere l’unico modo per liberarsene, e Genis sta cercando di capire la loro filosofia.

Il suo involontariamente ritrovato fratellastro Ti-Vell, invece, ha deciso di andare fino in fondo con l’addestramento al Wa-kaar-e, in vista dello scontro finale con Genis…

 

 

CAPITAN MARVEL #27

La somma degli opposti

Parte 1: Tu sei quello che studi

 

Un piccolo pianeta semi-desertico nella Zona Negativa. Genis-Vell apre gli occhi al sorgere del sole, senza scomporsi. Sono passati quattro giorni da quando ha mosso un solo muscolo. Quasi non si sente più le gambe, dopo averle tenute incrociate per così tanto tempo.

L’essere vivente più vicino si trova a trecentocinquanta chilometri di distanza. Il collegamento mentale con Rick Jones è scollegato. La Coscienza Cosmica è spenta, ma adesso Genis-Vell conosce ogni singolo granello di sabbia di questo deserto.

Le Nega-Bande si illuminano debolmente, sollevandolo da terra. Resta nella sua posa meditativa per un’altra ora, concentrandosi sugli esercizi di respirazione imparati su Titano. I suoi occhi vengono sostituiti da un campo stellare, che ricopre tutta la sua pelle. Anche il suo costume viene ricoperto, lasciando al posto di Capitan Marvel una silhouette umana piena di stelle.

Il campo stellare si allarga ancora, sulla sabbia. L’immagine diventa al negativo, e lampeggia fino a quando non è sostituita da quella di un orribile verme spaziale intento a divorare tutto ciò che si trova sul suo cammino con le sue diecimila piccole bocche oscene. E poi scompare, facendo ritornare il corpo dell’uomo.

Genis si rimette in piedi, allargando le braccia e le gambe per far muovere i muscoli indolenziti. Il suo stomaco Kree è in piena rivolta, e Genis pensa di essersi meritato un po’ di riposo.

-Rick – sussurra, schiarendosi più volte la voce. Si era quasi dimenticato di quanto tempo è stato senza parlare. Con un po’ di difficoltà, riprende.

-Sono Genis, riesci a sentirmi ?

-Oh no, ancora quella voce !

-Non è il momento, Rick. Possiamo scambiarci ?

-Dammi qualche minuto...sono al negozio di Marlo. Sei ancora in quel deserto ?

-Sì, ma tornerò al villaggio Syeki prima di scambiarci di posto.

-Neanche per sogno ! Fammi solo prendere la crema abbronzante e il portatile. Pensi di trattenerti spesso nella cara vecchia dimensione positiva ?

-Probabilmente. Mi sono concentrato su come aumentare le capacità della Coscienza Cosmica, e sono andato molto oltre quello che credevo possibile. Credo che sia l’Akhenashtor… in qualche modo i miei poteri sono potenziati, qui. Non me ne ero mai accorto perché non mi era mai capitato di dover combattere nella Zona.

-Qualche progresso ?

-Sì, ma ho bisogno di allontanarmi per un po’ da questo posto. Porterò con me uno dei Syeki, per fare pratica come hanno detto loro poco dopo l’ultima volta che ci siamo parlati. Non che siano stati così chiari, ci ho messo più di un’ora per capirlo…

-Aspetta, vorresti dire che puoi portare qualcuno con te dalla Zona Negativa ?

-Sì, ho capito come fare durante la mia meditazione.

-Hhmmm…senti un po’…funzionerà anche in senso contrario ? Io potrei portare qualcuno…lì ?

-Sì, certamente. Perché ?

-No, niente, solo un’idea…quanto pensi di restare qui, Marv ?

-Una settimana sarebbe l’ideale, ma non posso pretendere che tu…

-E a che servono gli amici, sennò ? Posso lavorare al mio libro, passare un po’ di tempo con Marlo…

-Nella Zona Negativa ? Rick, si può sapere che potreste mai fare per un’intera settimana tu e Marlo in una sconfinata spiaggia assolata dove non c’è assolutamente nessuno ?

-Tu non preoccuparti, un modo per passare il tempo lo troveremo…

 

Un piccolo pianeta disabitato nella Piccola Nube di Magellano. L’aria è carica di elettricità statica, e negli ultimi giorni si sono sentiti più fulmini di quanti ce ne sono stati per tutta la storia di questo mondo isolato.

Due uomini…più precisamente due Kree… ne sono la causa. Ti-Vell, il più giovane tra i due (di circa un milione di anni terrestri), ha passato più di trentasei ore consecutive in forma elettrica. Torna ad essere di carne e sangue davanti agli occhi del suo mentore, l’Eterno Kezaaka.

-Stiamo perdendo tempo… perché non mi scarichi direttamente nel cervello quello che mi serve !?

-Perché solo se te lo sarai guadagnato ti sarà utile. Ora…genera una bolla di energia con la tua mano destra.

Ti lo fa, fissandolo negli occhi come se fosse una sfida.

-Ora con la sinistra.

-Queste cose le sapevo già fare al terzo livello, voglio arrivare al quinto, e subito !

-Finito questo esercizio avrai solo due cose da imparare per arrivare allo stadio supremo del Wa-kaar-e, Ti.

Sbuffando, Ti genera un’altra bolla di energia con la sinistra.

-Ora regola le bolle perché siano esattamente opposte da tutti i punti di vista, come ti ho insegnato.

Le due sfere cambiano leggermente colore, ma visivamente non si vede nient’altro finché Ti non avvicina le due mani. Le due sfere si deformano, avvicinandosi una all’altra, ma il controllo di Ti sulla propria energia è sufficiente per mantenerle stabili.

-Molto bene, Ti-Vell, molto bene. Ora fondi le due energie per terminare l’esercizio.

-Spero che tu non mi stia prendendo in giro, vecchio…

Ti segue le istruzioni con un po’ troppa veemenza, scagliando una bolla contro l’altra. Solo la sua prontezza di riflessi gli impedisce di essere incenerito dall’esplosione che ne risulta, ma anche trasformandosi in microonde viene seriamente indebolito. Sta per reintegrarsi, quando avverte l’attrazione gravitazionale che si è appena generata. Riesce a “vedere” (si fa per dire, data la sua forma) un microscopico disco di accrescimento, prima che scompaia.

L’intera colonna di pietra è stata distrutta, compreso gran parte del terreno attorno. Kezaaka fluttua a mezz’aria, protetto da uno scudo psionico. Allarga le braccia, ricostruendo con buona approssimazione il paesaggio, grazie ai suoi poteri.

-Avevo detto di fondere le energie, Ti, non di radere al suolo la montagna. Non c’è male come inizio, comunque. Per oggi può bastare…continueremo domani, il tuo corpo ha bisogno di nutrimento ora.

-Non ho ancora finito, no ? – lo ferma Ti a denti stretti, generando altre due bolle. Kezaaka sospira, dovendo proteggersi da un’altra esplosione.

 

Un asteroide qualsiasi, attorno ad un sole qualsiasi di una galassia qualsiasi. Un luogo anonimo fino a quando non vi sono comparsi Capitan Marvel ed un alieno rettiliforme della Zona Negativa.

-Sicuro che qui vada bene ? – chiede il mezzo Kree.

-Tutti i posti sono uguali – risponde il Syeki.

-Allora perché non siamo rimasti sul tuo pianeta ?

-Ma anche questo è il mio pianeta. Come è il tuo, come non lo è di nessuno, come non è neanche un pianeta…capisci ?

-E’ essenziale ?

-E’ indifferente.

-Allora no, non capisco.

-Fa niente…ti ho già spiegato che ogni cosa è uguale a ogni altra, quindi è come se tu avessi capito.

-Quello che vuoi. Allora, visto che questo posto va bene…continuiamo l’addestramento ?

-Addestramento ?

-Quello per imparare il vostro Ck.

-Oh. Non avevo capito che era questo che volevi.

-Ne avremo parlato mille volte !!! – sbraita Genis, che inizia ad averne abbastanza del modo di pensare di questa razza. Il che, essendo qui per impararlo, è piuttosto controproducente.

-Comunque non si può. Non si può imparare il Ck, il “tutto-che-è-il-nulla”. O ce l’hai o non ce l’hai, mi dispiace.

-Ma…se ogni cosa è uguale a ogni altra… se non posso comprenderlo significa anche che posso, o no ?

-No. Non funziona così.

-Credo che Rick in questo momento direbbe qualcosa tipo “Te l’avevo detto…”

-Al momento sta emettendo gemiti di-

-Ti avevo chiesto di non ascoltare tramite il mio collegamento con Rick, Syeki…

-Lo so. Per questo l’ho fatto.

-Allora… oltre al fatto che Marlo mi ucciderebbe se in questo momento mi sostituissi a Rick… c’è un qualche motivo per cui siamo ancora qui ?

-Sì. Devo insegnarti il Ck.

-Hai appena detto che non si può imparare !!!

-Ma posso insegnartelo.

-Ci rinuncio…voi siete pazzi.

-No. Noi siamo Syeki.

-Inizio a pensare che sia la stessa cosa.

-ESATTO !!! – urla felice il Syeki, dando una pacca sulla schiena a Genis – Lo vedi che non è poi tanto difficile !!!

-Perfetto…e ora che ho capito che siete pazzi, come faccio a sistemare il mostro che si sta mangiando la vostra galassia ?

-Voi dire l’Akhenashtor ?

-Quanti mostri ci sono che stanno divorando la vostra galassia !?!?!?

-Uno solo, ma visto che ogni cosa è uguale a ogni altra pensavo ti riferissi a qualcos’altro. Così vuoi sconfiggere l’Akhenashtor, ed è per questo che siamo qui ? Potevi anche dirmelo prima…

-L’ho fatto !!!

-Ma-

-Lo so, lo so, lo so, allo stesso tempo non l’ho fatto. Per ora l’unico uso pratico della vostra filosofia è trovare scuse.

-Dopotutto è così che salverai la nostra galassia.

-E questo cosa accidenti vuol dire !?

-Tu hai il potere di collegarti al Tutto, anche se solo un po’.

-Vuoi dire la Coscienza Cosmica, immagino. In effetti se mi concentro abbastanza, sul vostro pianeta posso raggiungere uno stato di coscienza che qui mi è impossibile…forse è a causa dell’influenza dell’Akhenashtor. Questo a che mi serve ?

-Tu sei uno, ma per il Ck tu sei molti. Se ti colleghi ad una parte del Tutto, tu sei il Tutto. Ma anche l’Akhenashtor è parte del Tutto, mi segui ?

-Vagamente.

-Ora, il Tutto e il Nulla sono la stessa cosa no ?

-A quanto dite, sì.

-L’Akhenashtor mangia… “pensieri”, come li chiami tu. Una volta collegato al Tutto, i tuoi pensieri diverranno i pensieri del Tutto…l’universo, più o meno. Cercherà subito di mangiarti. L’eccesso di pensieri lo farà scoppiare, e diverrà parte del Nulla.

-Ottimo piano, se non fosse che non posso gestire una quantità tale di informazioni. Sono costantemente in contatto con una parte dell’Universo, ma collegarmi ai pensieri di tutto il cosmo… anche per un solo istante… mi farebbe scoppiare il cervello, proprio come dovrà farlo con l’Akhenasthor.

-Potresti morire ?

-No, morirò sicuramente. Cosa pensate di fare per correggere questa parte del piano ?

-Niente. Da vivo o da morto sarai sempre uguale.

-Ti prego dimmi che non è questo il vero piano dei Syeki…

-Non è questo il vero piano dei Syeki.

-Grazie a Kronos.

-Il nostro piano è di non fare niente di niente, visto che sarà come fare tutto il necessario.

-…

-Hai capito perché, no ?

-Ho capito che siete matti da legare.

-Sì, è precisamente questo il perché.

 

Un piccolo pianeta nella Piccola Nube di Magellano. Due sfere di energia si avvicinano, tremando per la distanza che diminuisce rapidamente, per poi fondersi.

-Ci siamo…ci siamo quasi… - mormora Ti-Vell, stremato per aver saltato cinque pasti pur di riuscire in questo esercizio. Sulla sua pelle, varie escoriazioni a causa di alcune esplosioni troppo ravvicinate.

Questa volta, invece, la bolla non esplode. Mantenerla insieme è difficile ed impiega le sue ultime forze, ma solo all’inizio. Dopo quasi un minuto, la fatica diminuisce e la bolla non cerca più di esplodere. Rimpicciolisce, passando dalle dimensioni di un pallone da rugby a quelle di una pallina da tennis.

Poi inizia a soffiare un debole vento, proveniente da tutte le direzioni, diretto verso la sfera di energia. Diventa sempre più luminosa, ed il vento aumenta.

La bolla si restringe fino alle dimensioni di una biglia; vento e luminosità sono tali che Ti non riesce quasi più a tenere gli occhi aperti.

-Congratulazioni, Ti-Vell. Hai raggiunto la somma degli opposti.

-Grande. Ora che ne faccio ?

-Buttala. Il più lontano possibile, preferibilmente.

-Con molto piacere.

La biglia di energia viene lanciata verso le montagne, sostenuta in parte dal vento. Quando tocca il suolo, scatena un lampo accecante seguito dal rumore di un’esplosione. Ti, allo stremo delle forze, viene soverchiato dall’esperienza e rischia di perdere i sensi. Kezaaka lo afferra per una spalla, impedendogli di cadere dalla colonna di pietra, e gli indica la colonna di fumo che si alza dalle montagne.

-Questo è il potere del Wa-kaar-e, Ti-Vell, l’unione della mente e dello spirito.

-Che è successo !? Non c’era abbastanza energia per-

-Osserva.

Ad un gesto dell’Eterno Kree, la nuvola di fumo si sposta…e rivela un enorme cratere, che ha appena sostituito le montagne. Al suo centro, un piccolo disco di energia si sta rapidamente dissipando.

-Che fine hanno fatto le montagne !?

-Distrutte. Assorbite.

-Da cosa ?

-Dal piccolo buco nero che hai appena creato.

-Piccolo cosa !?!?

-Il termine è inesatto, lo so…ma non ho mai pensato a dare un nome a questa fase intermedia. La somma delle due energie opposte ha creato un vuoto assoluto, che sostanzialmente ha agito come un buco nero, risucchiando materia.

-E’ questo… il quinto livello ?

-No. Mancano ancora due esercizi per arrivarvi.

-E sarebbero ?

-Sai già trasformare il tuo corpo in energia, e sai separarlo in più parti. Ora dovrai imparare a separarti in due parti identiche ma del tutto opposte. Dopodiché, dovrai riuscire in quello per cui mi sono esercitato negli ultimi settecentomila anni…grazie alle conoscenze che ti ho passato, completerai il percorso al posto mio.

-Cioè ?

-Fondere le tue due metà. Allora raggiungerai la massima estensione dei poteri di un Eterno… il controllo degli atomi del tuo corpo sarà così incommensurabile da permetterti di trasformarti in vuoto assoluto. Lo chiamiamo “vuoto-mentale-che-divora-tutto”, e solo mio padre lo ha mai raggiunto.

-Aspetta, aspetta… vuoi dire che posso trasformarmi in un buco nero !?!?!?

-Il termine è inesatto, ma sostanzialmente…

-E come farò a sopravvivere ad una cosa del genere ?

-Non lo farai. Non c’è nulla oltre il quinto livello del Wa-kaar-e, Ti-Vell. Raggiungerai la perfezione e ti annullerai in essa… portando con te la parte di universo più vicina.

 

Terra. La Volta, una prigione progettata esclusivamente per trattenete dei criminali impossibili da trattenere. Nella cella più protetta e inaccessibile una delle più pericolose menti del pianeta… il Capo.

Seduto sul suo letto, sta scrivendo le dichiarazioni che lo faranno uscire di lì molto presto. Per un cervello come il suo, la legge e l’inganno non hanno misteri.

-Non ci si vede da molto tempo, Sam. Devo proprio dirtelo, non hai un bel colorito…

Il Capo alza lo sguardo, non vedendo nessun altro nella cella. Con gli smorzatori telepatici che gli hanno applicato, non può esserne completamente certo.

-Ecco, bravo, non dire niente… sei filmato 24 ore su 24, no ? Ho saputo che una volta hanno messo il Pensatore Pazzo in isolamento per un mese perché parlava da solo. Tendono ad essere un po’ paranoici da queste parti, no ? Specie con quelli con poteri mentali, vedo.

Il Capo non dice niente, anche se segue con lo sguardo la voce, sentendo che si sposta.

-Oh, capisco, ce l’hai con me perché ho mandato il Predatore a distruggerti la base. Cos’è, credi che non sapessi che avevi intenzione di tradirmi ? Non avrai dimenticato chi sono e cosa posso fare adesso, spero !!! Mi aspettavo di più da una leggenda come te, lo sai ? Speravo in un po’ di…lealtà.

Il Capo alza un sopracciglio, in risposta.

-Beh cosa credi, che certe cose le faccia gratis !? Dì  un po’, chi ti ha aiutato a rimetterti in sesto dopo che sei quasi morto ? Chi ti ha procurato l’aiuto di Agamennone ? Chi ti ha dato quella montagna di dati sul Capitano e l’Inferno ? Oh, beh, non importa. Dai, non crederai mica di aver fatto questa gran figura vero ? Decenni di carriera impeccabile come genio del male, un curriculum di tutto rispetto, e ti fai mettere sotto da una squadretta di serie B di Vendicatori ! Avevano l’Uomo Sabbia, per la miseria ! No, dico, l’Uomo Sabbia !

-Pensala come vuoi, tu non mi conosci. L’unico motivo per cui sono qui è per incastrare te, idiota logorroico.

Poco dopo aver finito la frase, i campi di forza all’esterno della cella fanno passare cinque Guardiani in armatura, che entrano armati di tutto punto.

-Parli con qualcuno di interessante, Sterns ?

-L’esatto contrario, O’hara.

-Come…non dovresti conoscere i nostri nomi !!!

-Oooh, mi sa che qualcuno adesso finisce in isolamento…stai attento, la cugina di quello a sinistra è morta a Middletown…sai, la città che hai atomizzato ?

Il Capo viene sbattuto contro il muro, e gli vengono applicate delle manette così strette che quasi gli si spezzano i polsi. Viene afferrato per una spalla e praticamente trascinato fuori, dove lo aspettano cinque ore consecutive di analisi intensive.

-Adesso andiamo a farci un giro, Sterns, per vedere se parli con qualcuno o se sei solo pazzo…

-Ciao ciao, Capo…la prossima volta che ci vedremo io sarò Dio, o qualcosa di simile; vedi di renderti presentabile.

-Capitan Marvel sa chi sei ! Sta vendendo a prenderti, F-

Uno dei Guardiani lo colpisce alla testa, facendogli perdere i sensi. La cella viene analizzata con i migliori strumenti del pianeta, che non riveleranno nulla.

-Oh, ma questo lo sapevo già, verdolino… fa parte del mio piano.

 

 

CAPITAN MARVEL #28

La somma degli opposti

Parte 2: Secondi fini

 

La Zona Negativa, ai confini della città di Syeki, sulla superficie di Syeki, nel sistema solare Syeki…il pianeta natale dei Syeki, una razza poco rinomata per la ricchezza del proprio linguaggio.

Genis-Vell, alias Capitan Marvel, sta pregando. Come altro definireste una richiesta d’aiuto alla conoscenza universale ? Oltre ad un uso legittimo della Coscienza Cosmica, chiaro.

-Non so se posso farcela.

Il cielo è oscurato dal più orrendo ammasso di carne che si sia mai visto, un disgustoso parassita che ha ormai inglobato tutta la galassia dei Syeki (non dovrebbe essere difficile indovinare come l’hanno chiamata, no ?), cancellando dall’esistenza milioni di civiltà pur di mangiarne i pensieri.

-Ma no, perché ? Devi solo collegarti a tutte le menti esistenti e colpirlo nelle parti basse – gli risponde, come quasi sempre non interpellato, Rick Jones dal caro vecchio universo di materia positiva.

-Spero che qualche pianeta me le indichi, allora. Seriamente, Rick…

-Marv, per piacere…ti sei allenato settimane per questa cosa; sei pronto e lo sai. Che cavolo, stai per collegarti con la stanza dei bottoni dell’esistenza, non vorrai fare brutta figura col proprietario no ?

-Non è esattamente la mia preoccupazione principale, a differenza di non farmi esplodere il cervello.

-Ricordati solo di salutarmi Elvis.

-Chi ?

-Dai, muoviti. Se quel mostro non ti prende a calci nel sedere, poi lo faccio io per questa eresia.

-Rick, potrei non avere un altro momento per dirtelo…perché continui a prendermi in giro per la mia scarsa conoscenza della cultura umana !? Sono un alieno !!! E’ come pretendere che tu conosca la base della filosofia di Ko-Vran !!!

-“L’onore più grande è la gloria in battaglia”. Non hai idea di quante cose si imparano quando sei imprigionato da un chiacchierone come Ronan !

-Ti odio.

-Allora, ti vuoi decidere a salvare l’Universo o cosa ?

Genis rilassa il corpo, concentrandosi sul suo respiro. Chiude gli occhi, chiudendo all’esterno anche il resto del mondo. Quando li riapre, vede l’intero Universo.

Lo credeva un po’ più grande.

 

Kezaaka degli Eterni Kree apre gli occhi, su un piccolo pianeta disabitato nella Piccola Nube di Magellano. Sotto il suo sguardo stanco si sta concludendo il viaggio più incredibile che la sua gente abbia mai intrapreso.

Ti-Vell, il Predatore, allarga le braccia. Il suo corpo si illumina quando la materia viene trasformata in energia dalla semplice forza di volontà. Il suo corpo si spezza esattamente in due metà, che si deformano fino a prendere la forma di due sfere.

Le due luci iniziano a ruotare una intorno all’altra, sempre più velocemente. Ad ogni giro, la loro distanza diminuisce. Le due parti si scambiano piccole scariche di energia, in egual misura. Le sfere si avvicinano, si avvicinano sempre di più fino a quando non manca che mezzo millimetro al contatto… e poi cambiano direzione, allontanandosi e scomponendosi in parti più piccole. I frammenti si riuniscono e tornano di carne ed ossa, facendo riapparire Ti-Vell.

-Whoa !!!! – è tutto quello che riesce a dire, senza fiato.

-Che cosa è successo, Ti ?

-Ce l’ho quasi fatta ! Stavo per trasformarmi in un buco nero !!!

-E’ esattamente questo il motivo per cui ti stai allenando, Ti. Questa volta non è stato l’istinto di sopravvivenza a frenarti, non è così ?

-No, mi sono fermato da solo. Se avessi completato l’esercizio, sarei morto.

-Avresti raggiunto la perfezione assoluta, il controllo totale dei tuoi atomi e l’apice supremo dell’evoluzione di un Eterno.

-Sì, ma sarei morto.

-Raggiungere la perfezione significa annullarsi in essa, te l’ho già spiegato.

-Già…senti, Kezaaka, è da un bel po’ che non faccio altro che allenarmi per questa cosa. Che ne dici di un bel riassuntino del perché lo sto facendo ?

-Non…capisco, Ti. Neanche leggendoti la mente capisco cosa vuoi dire.

-Allora vedo di rinfrescarti io la memoria. Tuo padre ha inventato il Wa-kaar-e, la tecnica per trasformarsi in energia, ed è morto raggiungendone il quinto ed ultimo livello. Tu hai continuato a studiare per fare lo stesso, e quando hai capito di non potercela fare hai fatto sì che io arrivassi al quinto livello al posto tuo.

-Precisamente.

-Visto che concordiamo su questa parte, Kezaaka, mi ricordi perché io sono tornato qui ?

-Desideravi trovare il tuo posto nell’universo.

-Già. E indovina un po’, Kezaaka, voglio sopravvivere alla scoperta. Il tuo cervello è abbastanza potente da leggere la mente di una razza di telepati dall’altra parte della Galassia, quindi non dirmi che per te è una sorpresa.

-Non lo è. Ma credevo che i nostri obiettivi coincidessero, a questo punto.

-Credevi…

Le mani di Ti-Vell tessono una sfera di energia, che inizia a risucchiare l’aria circostante e a diventare sempre più grande.

-Per te il Wa-kaar-e è il fine, Kezaaka, per me è solo un mezzo. Non c’è bisogno di trasformarsi in un buco nero se con questa piccola manifestazione del mio potere posso portare a termine il mio fine.

-Mi deludi, Ti-Vell, credevo potessi pensare più in grande. Quale sarebbe questo tuo limitato fine ?

Ti lancia la sfera di vuoto assoluto contro Kezaaka, che si trasforma in energia per sfuggire all’attacco. Ma la sfera triplica il proprio volume nell’arco di un secondo, iniziando ad assorbirlo.

E’ troppo tardi per tornare di carne e sangue, ma l’attrazione gravitazionale è troppo forte per permettergli di restare energia. Il corpo di Kezaaka viene dilaniato dal vuoto, che assorbe anche la gigantesca colonna di pietra su cui si trova prima di illuminarsi ed esplodere.

Dall’orbita, un ipotetico osservatore vedrebbe almeno un quinto della superficie del pianeta scomparire in un’esplosione quasi istantanea.

Al centro del cratere, il Predatore ricompone il proprio corpo e sorride.

-Uccidere Capitan Marvel…e non solo.

 

Nella Zona Negativa, la mente di Genis si espande. Attraversa stelle e pianeti, nuotando nel disgustoso mare di pensieri marci che compone l’Akhenashtor, il suo nemico. Ora riesce a vederlo nella sua completezza, e riesce persino ad ascoltare le sue parole…

-Cibo sopravvivenza pensiero materia sopravvivenza Syeki mangiare espansione fame

“Non sembra essere veramente cosciente” riflette Genis “E’ solo una forma di vita particolarmente aggressiva, ma non è malvagia. Strano… il mio scopo è distruggerla, ma adesso non riesco a fare altro che pensare come abbia fatto a finire qui. Forse… dato che sono entrato in contatto con l’Universo più di quanto abbia mai fatto… è possibile che il cosmo mi stia dando un suggerimento ?”

-Coscienza vita distruggere cibo universo sopravvivenza suggerire fame

“Pama ! Sta iniziando a mangiare anche i miei pensieri ?”

-Kree sopravvivenza pensiero materia Eterni  mangiare fame

“Questo che c’entra ? Libera associazione ? Non pensavo agli Eterni…”

-Pensare fame sopravvivenza distruggere

“Che sto facendo !? Non mi interessa cosa pensa questo mostro ! Ha divorato innumerevoli civiltà, e probabilmente cerca di fare lo stesso con me !

-Galassia mangiare catturato sopravvivenza interesse civiltà uccidere coscienza obbligare Kree

“E’ difficile pensare se non la pianti di fare tutto questo casino !!!”

-Fame costringere obbligare mangiare uccidere coscienza difficile Syeki cibo Kree sopravvivenza sopravvivenza fame sopravvivenza

“Stai…cercando di dirmi qualcosa !?”

-Costringere Kree Eterni catturato obbligare mangiare pensieri fame fame sopravvivenza difficile costringere costringere costringere

“Costringere a fare cosa ?”

-Mangiare pensieri cibo pensiero materia

“Qualcuno ti ha costretto a sterminare tutte quelle persone ? Sono stati…gli Eterni ?”

-Materia energia senza pensiero sterminare vuoto vuoto nulla tutto Syeki uccidere uccidere Eterni civiltà

“Piano, piano ! Così non capisco niente !”

-Rapito paura paura costringere mangiare pensieri Eterni materia trasformare energia

“Sei stato rapito e costretto a mangiare i pensieri di un’intera galassia… ma che c’entrano gli Eterni ? Trasformare energia… c’entri qualcosa con il Wa-kaar-e ?”

-Eterni trasformare energia difficile senza mangiare pensieri conseguenza rapito costretto conseguenza Syeki mangiare difficile conseguenza uccidere

“Kronos…sto veramente capendo quello che dici ! Per gli Eterni era difficile trasformarsi in energia, per cui ti hanno rapito e costretto a mangiare i pensieri… ma perché ? Come potevano trarne un vantaggio ?”

-Vantaggio senza Eterni senza senza senza senza senza

“Non sono sordo !!! Non erano gli Eterni a trarne vantaggio… i loro pensieri venivano assorbiti ? Per questo hai ancora fame ? Non hai mangiato tu i pensieri ?”

-Pensieri rubati trasformare energia bloccato bloccato mangiare Syeki maggiore difficile

“Stai morendo di fame perché non riesci a mangiare i Syeki, non è così ?”

-Sopravvivenza difficile uccidere uccidere uccidere

“Vuoi…che io ti uccida ?”

-Uccidere adesso sopravvivenza difficile fame divorare se stessi sopravvivenza difficile non desiderare

“Io…non so se posso ! Sei troppo grande da uccidere…”

-Uccidere adesso ipotetico negazione uccidere negazione se stessi minacciare minacciare uccidere adesso

“Non posso !!!”

-UCCIDERE ADESSO SOPRAVVIVENZA NON DESIDERARE !!!

L’Akhenashtor si protende in avanti, circondando Genis con i suoi pseudopodi. Entrambi non sono altro che solo pensiero, adesso, ma la sensazione di soffocamento è molto più che reale. L’Akhenashtor si insinua nella mente di Genis ed inizia a banchettare.

Dall’essenza di Genis si scatena il flusso di coscienza dell’intera esistenza, però, un fiume di informazioni che vengono riversate a forza all’interno dell’Akhenashtor.

La sua forma viene riempita di pensieri oltre ogni immaginazione, fino a non lasciare più spazio…fino a quando non è più in grado di gestirle o digerirle, ed esplode.

Genis urla, ed urla, e continua a urlare finché riprende conoscenza.

 

Il mondo materiale, anche se di materia negativa. Genis-Vell si rialza con fatica, circondato da dozzine di Syeki.

-Marv ? Avanti, smettila di fare la commedia e dimmi come stai !!!

-Sono…illeso, credo, ma non sto “bene” secondo nessuna definizione che mi venga in mente.

-Ce l’hai fatta ?

-Ce l’ho fatta…l’Akhenashtor è morto.

-Ehi…fantastico !

-No…non credo.

-Che vuoi dire ?

-Gli ho parlato. Le nostre menti sono entrate in contatto quando siamo stati attraversati dalla conoscenza universale.

-E che vi siete detti ?

-L’Akhenashtor non era un mostro, ma una vittima. La sua razza vive in un universo parallelo dove la materia non esiste, e si cibano dei pensieri di cervelli grandi come pianeti. Qualcuno lo ha rapito quando era solo un cucciolo e lo ha trascinato qui, per poter trasformare i pensieri assorbiti in energia…e alla fine lasciarlo morire, non avendo altro che i Syeki da mangiare… solo che i loro pensieri erano così strani da essere immangiabili. Stava morendo di fame dopo essersi mangiato una galassia.

-Marv, sei sicuro che quell’affare fosse affidabile ?

-Non lo so…ma ha parlato anche degli Eterni Kree. E’ tutto collegato…

-Allora, hai visto che il nostro piano ha funzionato ? – gli chiede con tono orgoglioso uno dei Syeki, mentre tutti gli altri si limitano a guardare.

-Ma se non avete fatto niente !!!

-Appunto. Era questo il nostro piano, ed ha funzionato.

-Ehi, credevo che una volta fatto fuori il vermone galattico sarebbero tornati a parlare solo nella loro lingua…

-Giusto. Syeki… come fai a parlare la mia lingua ?

-Ma io sto parlando la mia lingua, Genis. La lingua dei Syeki, che non è diversa dalla tua o da qualunque altra.

-Ma tutti i vostri poteri provenivano dall’Akhenashtor, no ? Me lo avevate spiegato voi…

-Non è vero, non ti abbiamo mai visto in vita nostra, anche se te lo abbiamo spiegato è come se non lo avessimo fatto.

-Ci rinuncio. Ora…credo sia il caso di andare. Se ho ragione, è probabile che i prossimi ad essere eliminati dal piano siano gli Eterni Kree. Credete di potervela cavare da soli ? Adesso siete completamente soli in questa Galassia…

-Ce la caveremo, Genis-Vell. O magari no, ma in fondo è sempre la stessa cosa.

-Ricordatevi solo che adesso non avete più i vostri poteri.

-A proposito, c’è un’ultima cosa che noi tutti vorremmo dirti, Genis-Vell…

Il Syeki gli fa segno di abbassarsi, e Capitan Marvel si abbassa per arrivare all’altezza degli alieni, alti poco meno di un metro e mezzo. Il Syeki porta la bocca vicino all’orecchio di Genis, e sussurra:

-Non credere mai a quello che ti dice un Syeki.

Genis lo guarda perplesso, ed il Syeki batte le mani.

L’intero pianeta scompare, lasciando Capitan Marvel a fluttuare nello spazio vuoto.

-Ma che cavolo…!?!?!?

-Io me lo sentivo… parlando con quei tizi siamo impazziti e basta.

-A proposito, Rick, quando sono stato collegato alla conoscenza universale ho avuto giusto il tempo di controllare una cosa. Se avessi controllato di più il mio potere forse avrei fatto una domanda importante, ma non sono andato oltre un piccolo assaggio.

-E che hai imparato ?

-“Elvis” era un cantante terrestre morto in circostanze misteriose e che molti credono ancora vivo.

-Wow !!! Adesso puoi considerarti membro onorario della razza umana, suppongo.

-Come dicevo, però, non sono riuscito a sapere che fine hanno fatto gli altri Beatles.

-Ah…Marv, siamo proprio SICURI che questa conoscenza universale sia affidabile ?

 

Zor-Te-Nag, il pianeta degli Eterni Kree da almeno un milione di anni. Nel continente Neka, sotto la città di Zenarm, si estendono i tunnel deserti che fungono da basi per l’antica setta dei Sensitivi.

Hanno appena ascoltato il più potente riverbero psichico da quando esistono gli Eterni, e si sono riuniti per decidere il da farsi. Non c’è bisogno delle parole e nemmeno dei pensieri; tutte le conoscenze vengono direttamente scaricate da cervello a cervello.

Mentre si scambiano opinioni e preoccupazioni, avvertono qualcos’altro. Un rumore di scariche elettriche e titanio frantumato, che diventa sempre più forte.

Quando hanno deciso di scappare è troppo tardi. Un fulmine da quasi tremila gigawatt colpisce il suolo, facendo cadere sulle loro teste invulnerabili tonnellate su tonnellate di detriti.

Naturalmente non si fanno niente, ma sono preoccupati alla vista del Kree che si ricompone dall’elettricità. Preparano le loro menti alla battaglia, prima ancora che i loro cervelli e i loro corpi vengano risucchiati da un buco nero in miniatura.

-Allora…vediamo di divertirci un po’ prima che arrivi il mio fratellino a guastare la festa !!! Chissà quanto ci vuole a sterminare un pianeta di super-dei ?

 

CAPITAN MARVEL #29

La somma degli opposti

Parte 3: Superpotenze singole

 

Mi chiamo Rick Jones e se avete sentito parlare di me, come spera il mio agente, dovreste anche sapere che non mi manca l’esperienza nel mondo dei super-eroi.

Dopo una vita spesa a guardare gente capace di giocare a testa e croce con le montagne e spostarsi tra gli universi come se dovessero prendere un tram, verrebbe da pensare che non si possa più essere impressionati dallo sfoggio di potere dell’ultimo arrivato.

E’ buffo, ma ci sono arrivato solo quando mi sono messo a guardare attraverso gli occhi di Capitan Marvel mentre stava sorvolando il pianeta degli Eterni Kree.

Vedete, ci sono cose nell’ambiente che frequento che vengono date quasi per scontate. Volare nello spazio, sparare raggi di energia... cavolo, anche fare due chiacchiere con l’intero universo… è diventato normale.

Vedere un tizio che combatte con un milione di potenziali Thor e spazzarci il pavimento mentre allo stesso tempo rade al suolo la città… ammettiamolo, è decisamente fuori dal comune anche per me !!!

 

L’aria è satura di energia elettrica, ed il rumore di carne bruciata è così forte da dare il voltastomaco anche a questi immortali. Gli Eterni non possono morire per delle semplici scariche di energia, ma possono farsi molto male.

Al centro della folla di guerrieri c’è una bolla di energia al cui interno è possibile vedere il riflesso di un Kree. Centinaia di raggi ottici convergono sulla sua posizione, diventando cibo per il suo potere.

Ammassati in questo modo, gli Eterni non possono fare poi molto. I più vicini affondano i propri pugni nella bolla di energia purissima, riuscendo solo ad ustionarsi.

Il riflesso guarda verso l’alto, e la luminosità cresce quasi all’istante. Gli Eterni più vicini sono ridotti ad uno scheletro da una fiammata di calore bianco di qualche milione di gradi, e la fiamma cresce ancora.

Gli Eterni che erano già in volo si spostano, mentre quelli a terra non fanno in tempo a prendere quota: l’energia dei loro stessi raggi ottici viene rispedita al mittente con un’intensità di dieci volte superiore.

La folla si frantuma allora in uno sciame confuso di individui, alcuni dei quali non riescono a sfuggire alla pioggia di raggi di energia provenienti dalla bolla.

Al centro del disastro, sopra ad una lastra di materiali fusi, l’energia riprende forma umana ed il Predatore prende un po’ di fiato, guardando poi verso l’alto, questa volta anche con gli occhi.

-Coraggio, fratellino, è da un bel po’ che ammazzo il tempo per aspettarti.

 

Dal punto di vista di Genis-Vell non sono passati che pochi secondi da quando è entrato nell’atmosfera del pianeta. Grazie alla Coscienza Cosmica gli risulta facile pensare a velocità molto superiori a quella con cui sta viaggiando, ma è la prima volta che si ritrova ad apprezzare questo aspetto del suo potere.

E’ a circa due chilometri di distanza dal Predatore quando si rende conto della situazione, e dopo pochi centimetri sa già cosa fare.

Vincendo gran parte del proprio istinto di conservazione, accelera. Non sale mai oltre cinquanta volte la velocità del suono all’interno di un’atmosfera, ma questa volta ha un piano in mente. E sorpassa la velocità della luce ad un chilometro di distanza dal suo bersaglio.

Nel caso non lo sappiate, ci sono vari motivi per cui quasi tutti quelli in grado di viaggiare alla velocità della luce di solito non lo fanno nell’atmosfera di un pianeta.

Uno è che è veramente difficile vedere dove si sta andando, ma Genis è quasi sul bersaglio.

Un altro, poco considerato, è che più ci si avvicina alla velocità della luce più si aumenta di massa. Colpire qualcosa, qualunque cosa, a trecentomila chilometri al secondo…anche con qualcosa di piccolo come un essere umano… non è poi molto diverso dal trovarsi a distanza zero da un’esplosione nucleare.

In altre parole, l’impatto è colossale. Dato che tutto succede alla velocità della luce, un osservatore esterno non vedrà altro che la madre di tutte le esplosioni, con un bel po’ di polvere sparsa su diversi chilometri quadrati.

Anche se circondato da un campo di forza fotonica, Genis non è assolutamente in grado di sopravvivere ad una cosa del genere. Per sua enorme fortuna (Rick avrebbe naturalmente usato un altro termine) le Nega-Bande possono ora assorbire qualunque tipo di energia, purché in grandi quantità.

Riprende conoscenza con un tremendo fischio nelle orecchie ed i polsi in fiamme, dato che le due bande di metallo devono trattenere tutta l’energia dello scontro.

Maledicendosi per il tempo sprecato a riprendersi, Genis riaccende la Coscienza Cosmica e si maledice di nuovo quando sente dei passi dietro di sé, prima ancora di poter fare qualcosa.

-Divertente. Adesso tocca a me – gli dice Ti-Vell, scaricandogli addossi un fulmine.

Non più trattenuta dalle Nega-Bande, l’energia cinetica esce nuovamente e distrugge quanto poco rimasto della capitale di Zor-Te-Nag.

 

In mezzo al polverone che lui stesso ha sollevato, Ti-Vell alias il Predatore si guarda intorno per trovare nuovi bersagli. Si muove nervosamente, quasi tremando. Il suo corpo non è abituato a produrre così tanta energia, e la sua capacità di tornare carne e sangue sta iniziando a cibarsi di qualche atomo qua e là.

-Se ne sono andati tutti, hai visto ? Quelli che non ho ucciso io, intendo. Senza più i loro cari Sensitivi a comandarli non sono niente… si aspettano che sia il loro caro Prescelto a cavarsela !

Nessuna risposta, se non qualche spiffero di vento.

-E’ tutto tremendamente ironico, non trovi ? Temevano Kezaaka perché sapevano che sarebbe tornato qui a terminare il regime… ed io sono qui a terminare loro. Tra parentesi, hai idea di quanto mi saranno riconoscenti le altre razze ? Sto uccidendo un popolo con il potenziale di trasformarsi in buchi neri, gli sto togliendo proprio da un gran problema !

-Non sembri molto concentrato – risponde la voce di Genis, alle sue spalle. Un raggio di energia colpisce solo altro terreno.

-Ah, sì… vuoi la parte tremendamente ironica ? E’che prima si sono inventati la religione del Prescelto per poter schiavizzare la popolazione, ed ora devono proprio sperare che tu lo faccia sul serio !

-Un mio amico ti suggerisce di stare alla larga dal Saturday Night Live – risponde Genis, in tutt’altra direzione rispetto a quella verso cui sta guardando Ti.

-Cos’è il Saturday Night Live ?

-Non ne ho la più pallida idea – la voce questa volta è proprio davanti a Ti, ma un nuovo colpo va a vuoto.

-Vuoi smetterla di spostarti !?

-E farmi ammazzare ? Non ci tengo. Non mi sembri per niente in forma, Ti, devo proprio dirtelo.

-Non sono io quello che ha appena preso a craniate il pianeta !!!

-No, ma stai peggiorando. Ti… anche se Rick ora si metterà a ridere… ti sei accorto che più diventi forte meno riesci a pensare ?

-Smettila di cambiare posto !!!

Due sfere di energia escono dalle mani di Ti-Vell, iniziando ad assorbire il fumo e i detriti. Le forze contrastanti dei due mini-buchi neri creano un piccolo tornado, e rendono rapidamente visibile Genis, che non ha più niente dietro a cui nascondersi.

La pressione negativa delle due sfere aumenta sempre di più, fino a risucchiare intere zolle di terreno.

-E secondo te non sono in forma !?

-Piantala, Ti. Sto parlando sul serio – risponde Genis senza muoversi di un millimetro, ed ignorando le urla mentali di Rick.

-Non hai idea di quanto mi fai incazzare anche solo guardandoti !!! Ho avuto tutto…Tutto ! Tutto quello che volevo…sono più potente di quanto potessi immaginare, non ho più bisogno di niente e di nessuno…ma non riesco a sentire niente !!! Nulla…nulla assoluto, proprio come i miei buchi neri! Tu hai avuto tutto da quando sei nato…non hai neanche dovuto crescere ! Adesso io ho tutto, e non mi resta che-

-Hai mandato allo sbando la tua stessa ciurma – interviene pacatamente Genis.

-Come !?

-Appena hai iniziato a diventare più potente. E’ stata la prima cosa che hai fatto.

-Ero un po’ eccitabile…

-Poi sei venuto sulla Terra per sfidarmi, e ci siamo battuti fino allo svenimento… quando hai cambiato idea.

-Avevo le idee un po’ confuse…

-E sei diventato ancora più potente. Ora sei al massimo, dico bene ? Che hai fatto appena ci sei arrivato ?

-Ho ucciso il mio mentore…

-E adesso non riesci nemmeno a fare una battuta. Ti metti ad uccidere gente che conosci a stento, senza nulla da guadagnare. Ed il tuo discorso… non farmi neanche cominciare.

-Sì, credo che tu possa avere un po’ di ragione, tutto sommato.

 

Il vortice diminuisce notevolmente d’intensità, riducendosi ad un po’ di vento. Le sfere di nulla assoluto sono riassorbite dal corpo di Ti, che passa rapidamente dalla rabbia alla confusione.

-Come hai fatto a capirlo ?

-Non sei mai stato sano di mente, mi sembra chiaro, ma sei diventato sempre più irrazionale ad ogni nostro incontro. E sta peggiorando… guardati, non sei neanche più in grado di decidere da solo che cosa fare.

-E bravo, chiunque sarebbe capace di fare Sherlock Holmes con la Coscienza Cosmica… baro.

-Dopo, Rick. Ti, ho bisogno di un ultimo tassello… ho bisogno di sapere se non deliravi quando dicevi di poterti trasformare in un buco nero, e devo sapere come fai.

-Basta smettere di pensare.

-Lo sapevo. Anche se ancora non riesco a crederci…

-Traduzione per i non cosmicamente consci, Marv ?

-Conosco qualche tecnica mentale, Rick, e se ho capito bene… Per trasformarsi in energia, i Kree devono accantonare tutti i propri pensieri. L’Akhenashtor “parlava” di essere stato costretto ad assorbire i pensieri, ma non era lui a cibarsene. Quindi, considerando quanto sono vecchie le tecniche di trasformazione energetica Kree… nell’ultimo milione di anni, i loro pensieri sono stati assorbiti dall’Akhenashtor e trasferiti…da qualche altra parte, come sorta di fonte di energia.

-Per cosa !?

-Non ne sono del tutto sicuro, ma preferirei continuare il discorso su un pianeta meno imprevedibile. Almeno non sembra che…Pama…

Soltanto adesso Genis si guarda intorno. Fino a poche ore prima quel cratere immenso era una città più antica della stirpe dei Titani.

-Sono…sono stato io a fare questo ? – si meraviglia – Dobbiamo fare qualcosa ! Eterni o meno, questo è un vero disastro

-Grazie per la distrazione, Prescelto !

Ti-Vell si volta, ritrovandosi una lancia conficcata nel petto, senza avere il tempo di trasformarsi.

Il Kree in armatura si scaglia verso di lui, bloccato da una scarica di energia fotonica proveniente da un Genis senza più molta pazienza.

-Tehnek, idiota ! Era sotto controllo !!!

Il Predatore esplode in una luce accecante, lasciando segni profondi sulle inutili protezioni del guerriero. La luce si separa in due sfere identiche, che iniziano a roteare attorno al corpo di Tehnek, sempre più velocemente. L’Eterno si regge a malapena in piedi… Ti non gli sta dando il tempo per rimettersi in sesto.

-Uh…Marv, non so se ho capito bene cosa sta facendo il tuo fratellastro, ma non sarebbe il caso di salvare il tuo amico ?

-Tehnek non è mio amico, Rick. Mi ha sfruttato, raggirato e tradito ogni singola volta che ci siamo incontrati. E potrebbe aver condannato a morte questo pianeta.

-Andiamo, ora non diventarmi melodrammatico !

-Rick, sai quanto tengo alla nostra amicizia ma per favore…stai zitto. Sto cercando di concentrarmi…

-Com’è che voi super-eroi continuate a dire di dovervi concentrare e poi non fate altro che chiacchierare ?

-Tehnek è spacciato. Anche alla massima velocità, nemmeno io farei in tempo a scappare. Ma se riesco a ripetere quello che ho fatto per combattere l’Akhenashtor… se riesco ad entrare in sintonia con lui e a fermarlo…

-Credevo potessi usare quel potere solo sfruttando il potere stesso dell’Akhenashtor !

-Sì, non c’è modo per rifarlo qui.

-Ma allora…

-Rick…e se i Syeki avessero ragione ?

-COSA !?!?!?

-Se ogni cosa fosse veramente uguale a ogni altra ? Se fosse la nostra mente a produrre tutte le altre differenze ?

-Marv, non è il momento di fare i filosofi ! Quello che sta facendo Ti-Vell mi piace sempre meno…ho la sensazione che non sia affatto un bene che quelle sfere siano sempre più veloci e sempre più vicine, vero !?

-Non ha più pensieri. La sua mente è completamente vuota, posso sentirla…Pama, questa volta può farcela davvero…

-Marv, ti sei sintonizzato sulla mente di Hulk o cosa ?

-Sta per diventare il nulla, Rick. Sta per trasformarsi in un buco nero.

-E tu hai intenzione di startene lì a guardarlo !?

-Le Nega-Bande possono assorbire qualunque tipo di energia. E lui sta per diventare l’assenza assoluta di energia. Ma…se ogni cosa è uguale a ogni altra… se i Syeki hanno ragione, ed il Nulla è uguale a qualunque altra cosa…se è anche energia… io posso controllarlo.

-E se ti sbagli ? Se i Syeki fossero solo pazzi visionari ?

-Allora, Rick, ti direi che sei stato la cosa più vicina a un fratello che abbia mai avuto, ed il miglior amico dell’universo.

-Marv…io…

-E che una volta ho usato la Coscienza Cosmica per spiare Marlo sotto la doccia.

-Ehi ! Così non vale…questo dovevi dirmelo pri-

Genis non sente il resto della frase.

 

Per un attimo, la realtà smette di faticare ad essere coerente. Il vuoto assoluto divora lo spazio con una furia senza precedenti, inghiottendo un milione di anni di storia e quasi il doppio di Eterni Kree. Solo poche dozzine di loro, scappati quando la battaglia è volta al peggio, sopravvivranno.

Al centro del nulla…diventando il nulla stesso… Capitan Marvel stringe i denti.

La sua mente diventa tutt’uno con quella di Ti-Vell. Il suo corpo è Tutto e Nulla, è Pensiero e Realtà ed un sacco di altre maiuscole. Finché tutto finisce… con uno schiocco di dita.

Cade a terra, dolorosamente. Sente il grido di dolore di ognuna delle sue cellule…ma sopravvive. Sopravvive perché qualcuno deve vedere.

Alza lo sguardo, cercando di attivare la Coscienza Cosmica. Sparita.

Cerca di attivare le Nega-Bande. Sparite.

Si alza in piedi, le gambe tremanti. La sua vista ancora danneggiata vede un corpo che cade a terra. Si avvicina barcollando, e lo riconosce…Ti-Vell, ricoperto di lividi ed emorragie. E sente una risata…

-Marv…mi sa che stavolta siamo in grossi guai… - dice una voce familiare, priva della distorsione dimensionale.

-Rick ! Siamo stati separati !?

-Non lo so… non riesco a vedere niente, dopo quello scoppio di luce…e di buio…dove siamo ?

-Credo abbiamo perso, Rick. Credo di aver appena condannato l’intera esistenza.

-Spero che non ci siano altre confessioni da fare, allora.

-Rick, probabilmente siamo tutti morti…non la smetti mai di scherzare !?

-Spero proprio di no…il divertimento è appena cominciato – interviene una terza voce, facendo voltare i due amici, già pronti alla lotta.

Una lotta molto breve. Entrambi cadono a terra senza aver nemmeno visto la forza dietro ai pugni che hanno appena incontrato le loro facce.

-Dio ! – mormora Rick, non riuscendo a prendere fiato per dire la battuta che doveva seguire.

-Mi hai quasi riconosciuto.

Un uomo vestito di nero gli si avvicina, anche se Rick può vederne solo le costosissime scarpe. Ricoperte di lucido e stelle, dritte in un calcio in bocca.

Anche Genis lo guarda. Ora capisce dove si trova… sapeva che questo momento sarebbe arrivato.

Vede l’uomo per quel che è. Vestito in giacca e cravatta nere, ricoperte di stelle. In mano tiene una manciata di galassie sparse… Genis ne riconosce la configurazione. Sa cosa sta stringendo in mano quell’uomo… è un qualcosa che conosce molto bene. E’ l’Universo.

L’uomo sa che Genis ha capito, e sorride felice rilasciando dell’energia viola dagli occhi.

-FROST !!!

-Non ci si vede da un po’, Capitano. Oh, tra parentesi…grazie mille per avermi appena consegnato l’onnipotenza !

 

CAPITAN MARVEL #30

La somma degli opposti

Parte 4: Piano Z

 

Quattro uomini in mezzo al nulla. Uno di loro è Capitan Marvel, l’eroe che ha cercato di impedire la distruzione del pianeta degli Eterni Kree. Un altro è Ti-Vell, suo fratellastro, che ha appena distrutto il suddetto pianeta. Il terzo è Rick Jones, un terrestre che si è trovato in mezzo ai due.

L’ultimo è Frost, un mostro in giacca e cravatta che sta letteralmente tenendo in mano l’Universo. E sorride.

-In tutta sincerità, ragazzi… che mi dite dello spazio ? Non vi siete stufati di tutto quel nero ?

-Sei morto – mormora Ti-Vell mentre sputa sangue, che resta sospeso nel niente.

-Una volta, più o meno. Adesso sono Dio. Ah, scusa per il pestaggio; sai, era da eoni che non facevo un po’ di moto. Dicevamo…una bella mano di viola come vi sembrerebbe ?

-Okay, adesso basta ! – grida Genis, lanciando una scarica fotonica dalle sue Nega-Bande. Quando l’energia si avvicina a Frost, si trasforma in una nuvola di fiori che cadono a terra e marciscono all’istante.

-Tsk tsk. Lascia perdere e dammi quegli affari…

Le Nega-Bande scompaiono istantaneamente dai polsi di Genis, per riapparire come gemelli dorati sui polsini di Frost.

-Meglio.

-Come hai… - inizia Genis, subito bloccato con polso fermo da Rick.

-Aspetta, cliché ambulante. Se può fare quello con la tua arma migliore, che speri di fare con i pugni ? Negli ultimi mesi deve avere affinato parecchio i suoi poteri di alterazione della realtà…

Il sorriso sardonico di Frost si allarga, trasformandosi in una smorfia. Ben presto scoppia in una risata malsana.

-Mesi !!! Siete troppo divertenti !!! Dall’ultima volta che ci siamo incontrati di persona sono passati…vediamo…quaranta milioni di anni, direi.

-Io voglio sapere dove accidenti siamo ! – strilla Ti, puntando un pugno verso Ti e rimanendo sorpreso del risultato: nulla.

-Spiacente, Predatore, ma i tuoi poteri non funzionano qui. E anche se fosse, tra poco non sarai mai esistito.

-Va bene, non ne posso più…inizia con la tua solita spiegazione del cavolo, e vedi di sbrigarti per una volta – dice Rick, mettendosi a sedere sul pavimento invisibile.

-Il solito pragmatico, eh ? Molto bene, esistete ancora solo perché volevo vantarmi con qualcuno.

 

-L’ultima volta che ti abbiamo visto, sei stato smembrato atomo per atomo da un vortice dimensionale – ricorda Genis.

-Il che era esattamente il motivo per cui vi ho rotto le scatole con tutti quei piani. Ero riuscito ad impadronirmi del potere del Nesso di Tutte le Realtà… roba tosta, se non lo sapete. Ero diventato onnipotente, ed avevo ancora la quasi onniscienza fregata alla Sfinge. L’unico problema era che, essendo intrappolato nel Nesso, avevo il potere assoluto solo di quel piccolo crocevia dimensionale. Per mia sfortuna una cosa è poter fare qualcosa, un’altra saperla fare…anche potendo sbirciare in qualunque luogo e tempo e poter sapere qualunque fatto volessi, non c’era nessun precedente a cui rifarmi. Allora mi sono esercitato un po’, fino a quando non ho capito come far sentire la mia voce nell’universo reale. I 27.000 anni spesi meglio della mia vita, ve lo posso assicurare.

-Devi averci costruito un megafono bello complicato… - interrompe Rick, subito ignorato.

-Al quel punto ho iniziato a procurarmi quello che mi serviva. Vedete, per uscire dal Nesso avevo bisogno di una condizione molto particolare… la somma degli opposti di tutto e nulla. Non solo, dovevo trovare un modo per non essere individuato da entità poco tolleranti nei miei confronti. E, diciamolo, volevo anche fare le cose con un certo stile. Ci ho messo un’eternità a influenzare i Celestiali perché creassero degli Eterni come servivano a me…

-No, Dio, ti prego, basta con i Celestiali – mormora Rick coprendosi la faccia con le mani.

-Anch’io non ne posso più, dopo una quarantina di milioni di anni. Non penso di tenerli, nel mio universo. Dicevamo ? Ah sì, ho pilotato la creazione degli Eterni Kree ed ho supervisionato personalmente la costruzione delle Bande Quantiche e lo sviluppo dei Wa-kaar-e…

-Avresti potuto renderlo un po’ meno complicato da imparare.

-TI !!!

-Che vuoi, fratellino ? Fino a poco fa ero un idiota delirante, questo è il meglio che posso darti finora.

-Scusate, posso continuare a spiegare ?

-Basta che ti dai una mossa, questo posto è tremendo…non c’è niente da saccheggiare…

-Credo sia implicito nel concetto di “nulla”, sai ?

-VOLETE CONTINUARE VOI !?

-Okay, scusa. Continua.

-Grazie. Finito di addestrare i Kree, sono tornato un po’ più indietro nel tempo ed ho trascinato un Akhenashtor nella Zona Negativa, per usarlo come batteria vivente dei pensieri dei Kree…altrimenti il Wa-kaar-e non avrebbe mai dato i risultati sperati.

-E i Syeki che c’entravano ? – domanda Genis.

-Niente, non ho neanche capito da dove sono usciti. Solo pensare a quei tizi mi fa venire il mal di testa, dovrò renderli più semplici. Erano pericolosi, perché potevano percepire la mia opera, ma non avevano abbastanza volontà da usare la cosa contro di me. Così, una volta assicuratomi che il buon Capitano potesse usare le Nega-Bande per darmi il potere sul Tutto, mi serviva qualcuno per il Nulla. Mi serviva qualcosa di completamente opposto, ma paragonabile. Una rapida ricerca tra le realtà alternative non mi diede troppe soddisfazioni, così mi rimboccai le maniche e creai il secondo figlio di Mar-Vell.

-Che accidenti vuol dire !? – reagiscono all’unisono i due fratellastri.

-Che ho convinto il giovane Mar-Vell a scoparsi la prima puttana spaziale, e manipolato la vita del nascituro per avere precisamente il Kree che mi serviva.

-Io non ti ho mai visto in vita mia !!!

-Ma io non ti ho lasciato solo neanche un istante da quando sei nato a quando sei esploso per l’ultima volta. Ho organizzato un piano con il Capo per farti incontrare Genis, e far sì di poterlo manipolare a dovere facendogli credere di avere un tumore al cuore. Oh, a proposito, Genis… se non ci avessi messo mano io, tu e i Vendicatori sareste stati uccisi dalle difese del vecchio testa verde.

-Non mi fido di te, Frost… non è la prima volta che mi spieghi i tuoi piani e non è la prima volta che ti inventi tutto dall’inizio alla fine.

-Lo so, lo so. Ma vedi, questo è l’ultimo. E’ il mio Piano Z. Non scherzavo quando dicevo di essere Dio, sapete ? Ora siamo all’esterno dell’Universo e posso farne quello che voglio. Una volta finito qui, cancellerò retroattivamente dall’esistenza tutti quelli che sono stati coinvolti nel mio piano… Celestiali compresi, quindi probabilmente dovrò annullare quasi tutte le civiltà delle galassie da cui proveniamo. Poi… mi inventerò qualcosa per passare il tempo.

-C’è solo una cosa che non mi è chiara, Frost – dice Rick alzandosi in piedi – Se sei onnisciente e onnipotente, e ti sei già vantato abbastanza… cosa ti resta da fare ?

-Giusta osservazione. Beh, visto che posso definire il tempo a mio piacimento, non c’è nessuna fretta. Chi vuol essere torturato per primo ?

E Frost schiocca le dita.

 

Su Kree-Lar, un gruppo indipendentista fa esplodere un ordigno nucleare in una delle zone popolate dell’ex Impero. Nello stesso istante, due fazioni ribelli in lotta per riconquistare l’Impero Kree iniziano una sanguinosa battaglia. Proprio mentre la Phalanx distrugge l’ultimo pensiero cosciente di un intero sistema stellare.

Genis riesce a vedere tutto questo. Sente sulla propria pelle le ferite, il sangue, il dolore e la soddisfazione dei carnefici.

Ognuno di loro grida il suo nome. I suoi stessi polmoni bruciano per quanto forte sta chiedendo il soccorso di Capitan Marvel, ma non riesce a muovere un muscolo.

Attorno a Genis, un laboratorio genetico abbandonato a se stesso. Uno schermo ritrasmette in continuazione un filmato di mezzo minuto.

Ritrae un Kree ridotto a pelle e ossa, in preda al dolore. Genis vorrebbe chiudere gli occhi, ma non riesce a muoverli. Basterebbe una sua parola per terminare il filmato, ma non riesce a parlare.

Sullo schermo, Mar-Vell esala l’ultimo respiro. Ed il filmato ricomincia.

Genis-Vell sente le grida di dolore e d’aiuto dell’intero universo, grazie alla Coscienza Cosmica. Ma non può fare nulla per rispondere, perché il tumore nel suo cuore è arrivato all’ultimo stadio. Tra pochi secondi morirà… ma quei secondi continuano a ripetersi all’infinito.

Il Capitano sa che tutto questo è un’illusione, ma i suoi effetti sono reali. All’inizio riesce a resistere, a pensare ad altro.

Poi il tempo passa. Il filmato ricomincia sempre da capo. Il suo dolore non accenna a diminuire. Le persone non smettono di morire.

E dopo anni passati a rivivere tutto questo, a Genis-Vell sfugge un pensiero che ha coraggiosamente represso fin dal primo istante.

“Voglio andarmene di qui…”

E Frost schiocca le dita.

 

Scariche di energia fendono nuvole di polvere e detriti, fermando gli ultimi che si ostinano a sopravvivere.

Centinaia di umanoidi da tutto l’universo calpestano le rovine di Kree-Lar, distruggendo e saccheggiando tutto ciò che ne rimane.

La più vasta organizzazione di pirati spaziali si lascia andare alle depravazioni più impensabili, con un intero pianeta di cui disporre.

Uno stivale militare Skrull calpesta una poltiglia verdastra, che si contorce per il dolore.

Un braccio di carne e sangue si trasforma in pura elettricità, fulminando i patetici resti della Suprema Intelligenza. Una mano femminile dalla pelle blu si appoggia sulla spalla destra dell’uomo più importante della Galassia.

-Ti… questo posto è così noioso, adesso… non possiamo andare a saccheggiare qualche altro posto?

-Sì, non è rimasto nessuno alla tua altezza nell’Impero Kree – continua un’altra donna dalla pelle rosa – L’Impero Skrull è distrutto…gli Shi’ar adesso sono estinti… i Rigelliani ti considerano il loro nuovo dio… l’intera razza Badoon adesso lavora come lucida-uniformi… ossa della Covata e dei Terrestri decorano i tuoi palazzi reali…

-Non hai proprio niente da dire, Predatore ? O preferisci festeggiare la vittoria in un posto un po’ più privato ? – chiede con voce seducente la Majestrix Shi’ar, incatenata al suo polso sinistro.

Ti-Vell, il predatore, si ferma un attimo a pensare. Per qualche ragione, ricorda di quando decenni fa ha ucciso Capitan Marvel ed uno strano tizio dagli occhi viola. Da allora la sua vita è stata una conquista unica, di cui ha assaporato ogni singolo istante.

-Sì, in effetti… forse dovrei dire qualcosa per commemorare l’evento, prima di continuare a saccheggiare il cosmo.

Si sente strano, prima di dirlo. Ma è un pensiero che ha continuato a coltivare negli ultimi anni.

-Voglio restare per sempre qui !!!

E Frost schiocca le dita.

 

La Bomba esplode. Gli atomi si spaccano, rilasciando centinaia di megatoni di energia ai raggi gamma. Un essere umano…uno solo…viene investito da tutta questa energia. E’ già successo.

Pelle, carne e ossa vengono vaporizzati con precisione millimetrica. Un processo che può durare pochi centesimi di secondi.

Bruce Banner è già morto in questo modo ottocento volte di seguito. Ognuna delle quali è durata sedici ore consecutive. E Rick Jones vi ha assistito senza farsi mai niente, e senza poter intervenire.

Poi, in risposta alle sue preghiere, lo scenario cambia. Rick si ritrova con un’arma in mano.

Ed anche se sa cosa sta per fare, non riesce a fare altro che puntare quell’arma contro un piccolo uomo ridicolo con dei baffetti fuori moda.

Il Farnoq, leader fanatico della microscopica nazione del Trans-Sabal. L’uomo che Rick Jones ha ucciso.

Non c’è tempo per scappare. Non c’è tempo per pensare ad altro…l’arma è di nuovo nelle sue mani, e spara di nuovo. E ancora, e ancora, e ancora...

Tutto ricomincia, di nuovo. Questa volta Rick è padrone del proprio corpo, ma si trova legato da catene d’acciaio. Non riesce a liberarsi…non è abbastanza forte. Non sono indistruttibili…forse Capitan America potrebbe spezzarle. Lui no.

Davanti a lui, anche Marlo è legata. E nuda. Rick rabbrividisce al pensiero di cosa sta per succedere, ed inveisce contro Frost. Gli urla di aver capito il suo piano, ma che uomini migliori e peggiori di lui hanno provato a farlo impazzire. Ed hanno fallito.

Ma inizia comunque a piangere quando sua moglie viene ripetutamente stuprata sotto i suoi occhi, da tutti i super-criminali che Rick possa immaginare.

-Quale deprecabile mancanza di stile.

 

Rick riconosce la voce, e cerca di mettere ancora più impegno nel suo tentativo di liberarsi.

-Vattene di qui, Capo !!! Sei il prossimo, vero !? Fammi vedere la distruzione di Middletown un miliardo di volte, se vuoi !!! NON MI FARAI IMPAZZIRE !!!

-Rilassati, Jones. Non sono parte delle fantasie di Frost. Sono solo una parte della tua mente.

-E poi parli…della mancanza di stile degli altri…

-Rimarchevole. Dal tuo punto di vista stai soffrendo in modo indicibile da diversi anni, eppure continui a conservare il senso dell’umorismo. Non preoccuparti…tutti questi ricordi sono falsi e scompariranno appena Frost avrà smesso di pensarci.

-Che cosa vuoi ? Che cosa sei ?

-Una registrazione psico-interattiva che il Capo ha innestato nel tuo cervello…o più semplicemente, un piano di riserva.

-Allora liberami !!!

-Non posso… Frost se ne accorgerebbe. Ma ho dedotto il punto debole del suo piano. Questo ricordo poteva essere attivato solo dalla visione di tua moglie torturata… una cosa così priva di originalità da darmi la certezza assoluta che Frost l’avrebbe usata contro di te.

-Allora, questo punto debole ?

-Lo avresti capito da solo se non ti avesse distratto con queste illusioni. E’ molto semplice… Frost non si è mai liberato. Ma ha intrappolato voi tre.

-Cioè siamo…

-Nel Nesso di Tutte le Realtà, al di là dell’esistenza…sì. Dove Frost è onnipotente.

-Questo lo sapevo anch’io !!!

-Ma ti sei accorto che anche voi tre siete onnipotenti, adesso ?

-…

-Suppongo di no. Non pensare di fare qualcosa con questo potere…non ancora. Vedi, chiunque si trovi qui ottiene il potere di far coincidere il pensiero e la realtà. Se non fosse per l’estrema difficoltà di rientrare nell’universo materiale, lo avrei fatto io stesso. Per uscire, ora Frost ha bisogno che Tutto e Nulla personificati pensino allo stesso tempo di scappare e di restare qui. Indovina chi dovrà pensare cosa…

-E io che dovrei fare secondo il suo piano ?

-Nulla. Non rientri nell’equazione…si sta solo divertendo, con te. Ma non osa ucciderti, per paura che gli altri due siano distratti dalle loro fantasie forzate.

-Ma Frost non può impedirmi di pensare quello che voglio, vero ?

-Lui ti crede ancora a supplicare per la vita di Marlo. Ma puoi pensare quello che vuoi, e questo si avvererà…con l’eccezione di fermare lui e di tornare indietro, chiaramente.

-Quindi qualunque cosa faccia sarà inutile !

-Oh, andiamo… ci sarà pure qualcosa che puoi pensare per salvare la situazione. Per una volta ho deciso di non fare tutto da solo, quindi vedi di non deludermi Jones.

Il Capo si allontana, e Rick intuisce cosa deve fare. Pensare.

“Voglio liberare gli altri !!!”

E Rick Jones schiocca le dita.

 

I quattro si ritrovano nuovamente in mezzo al nulla. Rick Jones sorride, mentre Frost stringe i pugni e digrigna i denti. Capitan Marvel e il Predatore si guardano perplessi.

-Che aspettate !? Prendetelo a calci da qui all’Ultraverse !!!

Una scarica di energia fotonica ed una tempesta di antimateria convergono verso Frost, che rilasciando fumi violacei dagli occhi blocca entrambi i colpi.

-Non potete fare come dico io una volta sola !?!?!?

-Frost, te lo dico per l’ultima volta…sai dove puoi metterteli, i tuoi piani !?

Genis-Vell vola verso Frost, colpendolo alla mascella con tutta la sua forza. Con sua enorme sorpresa, funziona. Il Predatore lo attacca alle spalle, alla velocità della luce.

Sotto il fuoco di sbarramento, Frost urla di rabbia e si circonda di un piccolo tifone di energia probabilistica, liberandosi.

-Idioti !!! Siamo tutti onnipotenti qui, il che significa che siamo sullo stesso piano ! Tutti i nostri pensieri si avverano, ma io ho passato milioni di anni a prevedere ogni singolo scenario di una lotta come questa !

Per un attimo, Frost si pensa in due posti diversi ed attacca allo stesso tempo sia Genis che Ti.

-Tanto per cambiare mi lasciano in disparte – si lamenta Rick, per poi colpirsi in fronte col palmo della mano.

-Che scemo, non ho tempo per fare da spettatore questa volta ! Devo pensare a qualcosa che ci faccia uscire da questa situazione…letteralmente, stavolta. Oookay, ho fatto cose più strane… forse. Dunque, qui dentro siamo tutti allo stesso livello, ma al momento sono l’unico che può pensare a qualcosa di diverso dall’ammazzare gli altri. Quei tre potrebbero combattere per l’eternità, in questo posto…e nessuno può uscirne da solo, altrimenti Frost non sarebbe ancora qui.

Ma se riusciamo a tornare indietro, Frost avrà vinto e sarà onnipotente e nel nostro universo ! Che casino… scommetto che Thor non deve mai fare cose del genere !!!

-Rick, per piacere, smettila di parlare e pensa a qualcosa !!! – grida Genis, tenuto per la gola da un Frost preda da una furia scatenata.

-Stai calmo e lasciami ragionare…siete tutti allo stesso piano, non potreste farvi meno male neanche se combatteste in un fumetto. Allora, come si sconfigge qualcuno in grado di trasformare i pensieri in realtà ?

 

Ti-Vell si scaglia contro Frost, trasformando il proprio corpo in energie che sta immaginando e creando in questo stesso istante. Non capisce più dove si trova, chi è, cosa sta facendo…un po’ come per il resto della sua vita, del resto.

-Ho trovato !!! – urla Rick – Genis, Ti…colpitelo il più forte che potete ! So che sembra folle, ma mentre lo fate…uno deve pensare di andarsene di qui, ed uno deve pensare di restare !

-Ma quello che pensiamo si avvera, non è così ? – chiede Genis, volando all’attacco per essere di nuovo allontanato con una scarica di energia infinita.

-Beh…mi sa di sì !

-Allora chi pensa di restare qui… dovrà vivere per sempre in questa specie di limbo… Frost lo aveva previsto dall’inizio !

-Hhhmm. Forse posso farlo io – riflette Ti-Vell mentre si ripara da uno dei colpi di Frost.

-Ti, sei impazzito !?

-Da decenni, fratellino, da decenni. Riflettici… se resto qui, i miei pensieri diventano realtà. Perché mai dovrei andarmene !?

-Ma sarebbero solo illusioni…

-Hai visto anche tu quanto possono essere reali ! Mi piaceva quella realtà… viverla per sempre non sarebbe tanto male.

-Sarebbe una vita falsa !

-Perché, tu hai qualche garanzia sulla tua vita ?

-Se volete fare qualcosa, sbrigatevi ! Non sono troppo sicuro che possa funzionare !

I due fratelli Vell si guardano negli occhi un’ultima volta, e sorridono. Questa è la loro unica occasione di lavorare insieme… e l’idea gli piace molto.

Frost si aggiusta i polsini della giacca, mentre due esseri onnipotenti si dirigono verso di lui con tutta la loro forza.

-Volete farmi fuori facendo esattamente quello per cui vi ho manipolato ? Questo sì che è un piano ben riuscito ! Forza, ragazzi…datemi la VERA onnipotenza !

 

Voglio andarmene di qui

Voglio restare qui per sempre

E l’Universo schiocca le dita.

 

Genis-Vell apre gli occhi, temendo cosa potrà vedere. Ci mette un po’ a far funzionare la Coscienza Cosmica, dopo tutto quello che gli è successo… o quello che pensa gli sia successo. La Coscienza gli mostra che non sono passati più di quindici minuti dalla distruzione del pianeta degli Eterni Kree.

-Pama !!! Credevo…pensavo che tornando indietro avremmo annullato anche questo…

-Mi sa che non si può fare una frittata senza rompere qualche pianeta, in questi casi. Ci sono molti sopravvissuti ?

-RICK !!! E’ stupendo sentirti ancora. Sì…credo che almeno mezzo milione di Eterni Kree abbiano fatto in tempo a scappare. Circa un quarto della popolazione… siamo stati fortunati. Poteva andare molto peggio.

-Abbiamo proprio due standard diversi per il “peggio”, Marv…

-Controllerò dopo… adesso voglio assicurarmi che questa sia la realtà, e voglio trovare…ah sì, eccolo.

Capitan Marvel vola rapidamente tra i detriti, trovando poi il responsabile diretto di tutta quella distruzione: Ti-Vell, che fluttua privo di sensi nello spazio.

-Ti, non ci casco. Devi essere troppo debole per usare ancora il tuo potere, e anche se io non sono al massimo non ti lascerò scappare. Non ho idea di quante leggi tu abbia violato finora, e non so per conto di quale pianeta dovrei arrestarti, ma… ehi, non hai proprio nulla da dire ?

Il Predatore continua a fluttuare in silenzio, nello spazio.

-Ti ?

Genis-Vell si avvicina, appoggiandogli una mano sul cuore. Sospira, e abbassa leggermente il capo in segno di rispetto.

-Per quanto mi sforzi, non riesco a rilevare nessuna attività cerebrale. E’ morto.

-Marv…io…non so cosa dire; mentirei a dire che mi dispiace, ma… La sua mente deve essere rimasta dall’altra parte.

-Già.

-Tutto bene, Marv ?

-Certo. Ora scusami, ma… dannazione, FROST !!! Come facciamo ad essere sicuri che non sia già tornato !?

-Quella è l’ultima delle nostre preoccupazioni, Marv, te lo posso assicurare.

-Ma se noi siamo riusciti a scappare, anche lui…

-Sì, lo abbiamo tirato fuori. Ma non ci darà più noie…mai più.

-Come fai ad esserne così sicuro ? Frost era puro pensiero…

-Oh, beh, che posso dire…ho pensato di mandarlo in un certo posto…

 

Frost apre gli occhi, senza vedere niente e nessuno. I suoi sensi fanno fatica a capire dove si trova, e non ha molta voglia di schioccare le dita adesso.

-Accidenti…stavolta era davvero un bel piano. Non fa niente…posso sempre pensarne un altro. Questo sarà il Piano Zero… si ricomincia tutto da capo ! Frost nuova versione, più bastardo che mai !!! Idioti…credevano di potermi fregare al mio stesso gioco. In qualunque posto mi abbiano spedito, troverò il modo di conquistarlo ! Sono Frost ! Sono pensiero puro !!!

Dell’energia violacea avvolge la mano destra di Frost, gettando luce sul luogo in cui si trova.

Attorno a lui, per miliardi e miliardi di chilometri si ammassano dei mostri grandi quanto pianeti… ammassi orripilanti di bocche affamate.

Frost riconosce questo posto.

Si trova nella dimensione degli Akhenashtor… mostri trascendentali che divorano i pensieri. Che lui ha torturato a lungo…e che ora hanno fame.

I mostri lo riconoscono, iniziando a prepararsi per un banchetto che li sazierà fino alla fine del tempo.

Frost deglutisce, e si guarda intorno turbato.

-Oh merda…

 

CAPITAN MARVEL #31

LA STORIA TRA IL NUMERO 30 E IL 32

(o “Non sperate che abbia senso”)

 

 

Il mio nome è Ben Urich e adoro scrivere come mi chiamo. Sono un giornalista, uno davvero bravo. Anche perché sono praticamente l’unico a scrivere per il Daily Bugle, che è praticamente l’unico giornale esistente. Fateci caso, una volta o l’altra.

L’unico a battere il mio record era l’unico fotografo dell’Uomo Ragno sul pianeta, ma adesso non ricordo che lavoro fa questa settimana.

Vi chiederete cosa ci faccia qui. Me lo sto chiedendo anch’io, in effetti. Un minuto fa stavo per accendermi la milionesima sigaretta della giornata e poi mi sono ritrovato in un posto strano, un luogo oltre lo spazio e il tempo dove le leggi della fisica non hanno senso. Che, nel caso non lo sapeste, vuol dire una stanza vuota con stelle come carta da parati, ed un pavimento che non si vede. E qualche pianeta messo a caso qua e là.

Ho scritto articoli più strani.

-Gli ho dato un’occhiata di sfuggita – mi risponde una voce baritonale – Sembravano le didascalie di un fumetto.

-Tutti sono critici.

-Non sono un critico, Ben Urich della Terra…

-Di New York City.

-Mi risulta sia sulla Terra.

-Ci sei stato, ultimamente !?

-Ripensandoci… ma non interrompere la mia battuta d’entrata, o mortale !

-Scusa. Posso prendere appunti ?

-Io ho preso appunti sin dall’alba del creato. Perché io sono Uatu, l’Osservatore… e come tutta la mia razza non solo ho giurato di non interferire mai e di non raccontare la mia storia a destra e a manca, ma ho anche un nome che dovrebbe sembrare alieno e invece è solo stupido.

-E che ci fai qui ?

-Sono qui… mi stai intervistando ? Perché essere intervistati sarebbe un’interferenza.

-No no, figurati…dicevi ?

-Sono qui per avvisarti di un grande pericolo, o piccolo terrestre ! Giungerà una grande minaccia per tutto ciò che hai di più caro, ed io resterò a guardare dandoti al massimo dei consigli o delle armi in grado di distruggere l’universo, ma senza mai interferire. Ma non posso dire altro.

-Guarda che non hai detto niente. E poi perché dovresti dare un avvertimento a me ?

-Bella domanda. Perché avverto sempre tutti ? La fine dell’universo è una cosa di cui in genere ci si accorge da soli…

-A volte bisogna avvisare la gente delle cose più semplici.

-Vedo saggezza nelle tue parole, terrestre. Perciò lascia che, per la prima volta da millenni, io possa dire…

VUOI DECIDERTI A SVEGLIARTI, RICK !?!?

 

Ti chiami Rick Jones e sei appena caduto dal letto. Nella tua vita hai fatto molte cose…perlopiù in fuoriscena e prime notti di nozze… ma hai sempre saputo che questo momento sarebbe arrivato: sei vittima dell’escamotage più stupido del mondo, “era tutto un sogno”.

-Pensi sempre in questo modo, Rick ?

-Così come ?

-Come se qualcuno ti stesse presentando. Sarebbe come se ora io dicessi di essere Genis-Vell, Capitan Marvel, e di restare nella Zona Nativa mentre-

-Okay, okay…dopo trenta volte penso non sia necessario ricordarlo ancora. Ehi, ora che ci penso, da quando mi leggi nel pensiero ?

-Dovresti sapere che il nostro legame molecolare cambia caratteristiche ogni mese, a seconda di quello che deve succedere.

Ti alzi dal letto, non avendo voglia di spiegare perché il tuo miglior amico alieno abbia iniziato a snocciolare banalità con la tua stessa destrezza. Preferendo continuare con dei dialoghi invece di descrivere mentalmente quello che stai facendo, termini bruscamente il pensiero non curandoti della totale assenza di senso in tutto quello che ti sta accadendo.

-Ho fatto un sogno strano, Genny. L’Osservatore e Ben Urich mi avvisavano di un pericolo imminente…

-“Ben Urich”, Rick ?

-Un giornalista del Daily Bugle che si occupa sempre di Devil.

-Non penso tu lo abbia mai incontrato…come fai a sapere che aspetto ha ?

-Perché tutte le volte che guardo un telegiornale c’è Trish Tilby ? Alcuni misteri della vita non sono fatti per essere spiegati, Marv.

-Questo generalmente non lo dovrei dire io, per giustificare il fatto che anche con la Coscienza Cosmica non riesco mai a spiegare niente ?

-Penso di sì. Solo io ho la sensazione che la conversazione diventi sempre più assurda ?

-Presto troveremo una scusa per tutto questo, Rick…davvero.

-Sicuro ?

-Alcuni misteri della vita non sono fatti per essere spiegati.

-A proposito, visto che sono al bagno, non potremmo tagliare il collegamento mentale ?

-Un momento, Rick !

-La gente comune parla e basta. I super-eroi devono prima urlare per dire che stanno per parlare…

-Vedo qualcosa che potrebbe influire pesantemente sul tuo futuro…

-Io invece sento qualcosa di pesante che vorrei defluire…

-Quello…nel cestino del bagno del tuo appartamento di Los Angeles, California…sbaglio o è un test di gravidanza ?

-Marv, in nome di Jim Shooter, piantala di… un cosa ?

-Potrei spiegartelo, ma visto che tra i due l’alieno sono io, sarebbe un po’ bizzarro.

-Oh cazzo. Sai che succederà ?

-Dopo aver visto abbastanza televisione…sarà positivo, negativo, o parte di un colorito intreccio per cui non sarà di tua moglie, ma tu lo crederai per mesi e mesi  anche se un parassita intestinale denebiano capirebbe tutto dopo cinque secondi.

-No, significa che oggi arriverà qui mio figlio da un futuro alternativo. Voglio dire, ho già incontrato mia nipote quindi dovrebbe bastare, ma ti pare che qualcuno non pensi che sarebbe interessante? Finirò per mandarlo nel futuro, o invecchiarlo artificialmente, o farlo rapire dal mio peggior nemico per anni per poi farlo scomparire per sempre… o Marlo potrebbe iniziare a pensare che la vita che facciamo è troppo pericolosa e lasciarmi per poi tornare da me per poi lasciarmi, ed ora dovrò fare finta di niente e struggermi all’infinito…

-Perché non le chiedi spiegazioni ?

-Un secondo, sto pensando ad una scusa astrusa per poter dire di averlo fatto solo per lei, per poi dare di matto all’ultimo secondo disponibile.

-Cosa sei, un X-Man ?

-Ricordami un secondo. Chi dei due è il sarcastico veterano di super-eroi e chi l’ingenuo e riflessivo alieno ?

-Ricordami un secondo perché stiamo avendo questa conversazione ?

-Non lo so, io… Ehi, l’intero palazzo sta tremando !!!

-Era proprio indispensabile dirlo ad alta voce ?

-Stavo portando avanti un dialogo e non avevo voglia di passare a descrivere la scena…cosa abbastanza strana visto che puoi vedere tutto quello che vedo io, in effetti.

-Ci scambiamo di posto o vuoi prima fare un monologo su quanto desideravi avere una vita normale ?

-Stavolta passo. Devo descrivere lo scambio ?

-No, penso che volerò direttamente sulla scena.

-Posso farti una domanda prima, Marv ?

-Certo.

-Secondo te chiacchieriamo troppo ?

-Chiedimelo dopo che avrò controllato se il palazzo è crollato mentre dicevamo cose senza senso. Sbatti quelle bande, Rick !

-Dobbiamo trovare un grido di battaglia migliore, prima o poi, questo si presta a troppi fraintendimenti…

Al contatto tra le due Nega-Bande, in una nuvola di energia accompagnata da un buffo rumore di tappo che salta, il corpo di Rick Jones viene sostituito da quello di Capitan Marvel.

 

Fuori dal palazzo, i cittadini di Los Angeles continuano la loro vita come se nulla fosse. Dopotutto sanno chi abita qui, e nel quartiere hanno visto cose ben più strane di un ammasso di muscoli verde e viola alto due metri che prende a pugni un condominio.

Capitan Marvel interviene lanciando un colpo di energia fotonica che crea un grosso buco nell’asfalto, senza dare il benché minimo fastidio al suo avversario.

-Un secondo, Rick, io quel tizio lo conosco…era un alleato di mio padre, Drax il Distruttore !

-E ora sta ridecorando casa mia, quindi ti dispiacerebbe…

-Okay, okay. Ehi, Drax ! Smettila !

-Cosa fai, ti metti a chiedere gentilmente invece di combatterlo radendo al suolo mezza LA !?

-Non si può ?

-Proprio non sei tagliato per fare il super-eroe…

-Oh, Genis. Come va ? – chiede Drax, appoggiandosi al palazzo con una mano.

-Insomma, ero un po’ giù negli ultimi tempi, ma sto cercando di rilassarmi. Tu ? Ho sentito che vai forte nella Guardia dell’Infinito…

-Sì, da quando non sono più un deficiente ho incarichi di grande responsabilità.

-Come prendere a pugni il palazzo ?

-Tutte le azioni della Guardia fanno parte di un piano che tutti capirete tra alcuni decenni, Genis.

-Come mai ?

-Perché dobbiamo ancora inventarcelo. Ah, hai sentito Urich di recente ? Il mondo sta per finire. So che la moglie del tuo migliore amico lavora in una fumetteria, puoi farmi avere uno sconto ?

-Non vedo perché no.

 

Nello stesso momento, al Golden Orange Comics, Marlo Chandler-Jones si lascia scappare un sonoro sbadiglio. La vita di proprietaria di una fumetteria non è eccitante come pensava…il che è perfetto, visto che la vita di moglie di un super-eroe legato molecolarmente a un altro è già abbastanza movimentata.

Hanno già aperto da un paio d’ore ma non si è vista l’ombra di un cliente. C’è talmente poco movimento che ha dato al suo collega, Al, una giornata libera…e lui ne ha approfittato per parlare col suo avvocato per quella causa che vorrebbe fare al Capo. Sul momento, Marlo aveva ringraziato il cielo di non avergli mai detto che Rick conosce Matt Murdock. Subito dopo, si è ricordata che conosce anche She-Hulk, che vive pure in città, ed ha allontanato immediatamente al pensiero di come reagirebbe Al.

Intanto i suoi due dipendenti, gli ex sgherri del Capo dai nomi in codice di Ninfetta e Testa Calda (nomi scelti dal Capo, giusto perché si capisse quanto spazio vuoto c’era nel suo cranio gigantesco) stanno discutendo animatamente della continuity di Ultimate Spider-Guy, lamentandosi del fatto che è impensabile doversi ricordare gli eventi di ben cinque numeri ed auspicando un rilancio.

Poi, Marlo sente un tonfo rumoroso provenire dall’esterno, e capisce tutto. Per chiunque altro, quella sarebbe semplicemente una marmitta capricciosa. Per lei, è un gigante di muscoli che atterra rumorosamente.

-Ciao, Marlo…ti ricordi di Drax il Distruttore ?

-Ricordo che Rick una volta mi ha presentato un gigante verde coi pantaloni viola, ma forse mi confondo…

-Vorrebbe comprare dei fumetti, sul mio conto.

-Tu hai…un conto ?

-No, ora che ci penso no. Posso avere un conto ? Posso pagarlo, qualunque cosa sia.

-Ti senti bene, Genis ? Mi sembri un po’ strano… quando sei tornato dallo spazio, scusa ?

-Sshh…non posso far capire quanto tempo è passato o diranno che sono invecchiato.

-Ah… capisco…posso parlare con Rick, per favore ?

-E’ nella Zona Negativa a lavarsi i denti. Drax, i fumetti rosa sono da quella parte…

-Grazie, non vedo l’ora di completare la mia collezione di “Werewolf By Night Nurse”.

Incamminandosi per gli stretti spazi della fumetteria e facendo cadere a terra interi scaffali, Drax saluta distrattamente Ninfetta mentre le passa di fianco. La ragazza dalla pelle verde in top viola si avvicina a Genis per salutarlo.

-Capitano… com’era lo spazio questa settimana ?

-Noioso. Preferisco il panorama che si vede qui sulla Terra… - risponde distrattamente Genis, mentre le palpa il sedere con la stessa casualità con cui lei lo ha salutato.

La ragazza resta impietrita dal gesto inaspettato, così come Marlo, prima che Genis si dia uno schiaffo in fronte e chieda:

-Ah Marlo, dimenticavo, sei incinta ?

-S-scusa, non sono sicura di avere…

-Sei incinta ?

-No ! Come ti viene…

-Sei una primate fertile, è plausibile. Hai da fare stasera ?

-Se un qualche super-criminale non ci attacca entro i prossimi due secondi svengo – risponde Marlo con la faccia più allibita che si sia mai vista in questa galassia.

 

E infatti, pochi secondi dopo nella fumetteria entra un uomo corpulento in un ampio impermeabile grigiastro. E visto che fuori ci sono trentacinque gradi all’ombra…

-Ho un pessimo presentimento, Marv…e non solo perché ci hai appena provato con mia moglie mentre guardavo…

-Salve. E’ uscito l’ultimo Xtreme Groo ?

-Non aveva chiuso qualche mese fa ?

-COSA !? Chi osa fare un affronto simile al Dottor Octopus !?

Il nuovo arrivato apre l’impermeabile, rivelando una attillata tuta verde mal di mare e quattro tentacoli di dieci metri in titanio, uno dei quali si allunga verso Ninfetta e la solleva quasi fino a farle battere la testa contro il soffitto.

-Questo è davvero troppo ! Ho un ordigno nucleare in macchina, e a meno che qualcuno non mi faccia leggere un buon fumetto raderò al suolo tutta la contea !!!

-Non ti sembra un po’ esagerato ?

-Ho smesso di fare il super-criminale per ragioni più banali, se è per questo.

-Genis…forse dovresti, non so, fare qualcosa… - incita Marlo con un filo di voce, ancora esterrefatta dall’assurdità della giornata.

-Aspetta, sto usando la mia Coscienza Cosmica per trovare qualcosa che possa sostituire la sua insensata brama di fumetti…

Nel frattempo, Ninfetta stringe con forza il tentacolo che la imprigionava, rilasciando una scarica di raggi gamma che colpisce il buon dottore e lo fa cadere a terra privo di sensi, facendo cadere l’ultimo scaffale ancora in piedi in testa a Drax.

-Posso leggere in pace ? Grazie…

-Marlo, per caso hai delle copie di Marville: The Ultimate Edition ? Dovrebbero essere sufficienti per sedarlo. Ah, è già a posto…come non detto.

-Genis, quello mezzo onnisciente sei tu… mi confermi che non sono impazzita ?

-Non lo so, ma ha poca importanza. Per quel conto, allora, facciamo in tempo prima che l’universo finisca ?

-Ci vorrà poco, ma non sarà il caso di portare in prigione il Dottor Octopus ?

-No, tanto vale aspettare dieci minuti. Ora faresti un passo a sinistra ? Non vorrei ti cadesse addosso il muro.

-Non sono impazzita, vero ? – chiede Marlo voltandosi verso Ninfetta, che è finita in mezzo ai fumetti caduti e sta baciando appassionatamente Drax.

Dopodiché, finalmente, il muro alle spalle della proprietaria crolla sotto un terrificante colpo di energia.

 

Stivali arancioni calpestano le macerie, mentre una nuvola di pois danza attorno a dei pugni abbastanza grandi da sbriciolare una montagna. Fumi di energia e di morte escono da occhi scuri come l’abisso, attorniati da pelle viola malsano…

-Sono Thanos, adoratore della Morte e distruttore della vita !!! Dove sono gli arretrati della EC Comics !?

-Non ne teniamo…non pubblica niente…almeno dagli anni cinquanta…credo…

-Lo so, la Morte li adorava. Peccato. Ho una lista di fumetti che cerco da sempre, ne avete qualcuno ?

-Fammi vedere – interviene Genis – la mia Coscienza Cosmica me lo dirà. Hhmm, questa roba costa tantissimo…tutti numeri famosi. Praticamente tutti hanno in copertina “qualcuno morirà!”.

-Sono i miei preferiti. Una volta ne uscivano di più, adesso non li ammazzano più spesso di tre volte l’anno.

-Genis, ora vorrei davvero parlare con Rick…

-Dopo, Marlo. Ora io e Thanos dobbiamo batterci finché non avremo distrutto metà pianeta. Perché non vai a nasconderti nel bagno ?

 

Marlo barcolla, più che camminare, verso la toilette. Lancia un’occhiata di sfuggita al telefono a forma di Ronan l’Accusatore, pensando di chiamare i Vendicatori o i Fantastici Quattro… quando viene distratta dall’uomo-lucertola in pantaloni viola che si sta agitando davanti alla porta del bagno, con la coda sotto le gambe e le mani sui genitali.

-Cossssa guardi sssangue caldo…anche Lizard deve pisssssciare… ma quell’insssssensibile non vuole usssssscire…

-Oddio. E’ un tizio dalla pelle verde ?

-Ssssì…

-Probabilmente Testa Calda, allora. Non vai a partecipare alla battaglia ?

-Non ressssisssto…la mia vesssscica…

-Okay, vado a vedere. Tanto le cose non possono andare peggio…

Marlo bussa con forza un paio di volte, per ricevere come risposta un ruggito di rabbia primordiale:

-RAAARRGGH ! Non mettere fretta ad Hulk, pavida umana ! Hulk è occupato ! Hulk ODIA turca !!!

-Ripensandoci, forse è meglio farla finita insieme al resto dell’universo…con permesso…

-Lizard ssssi è bagnato, ssssangue caldo…

 

Nell’altra stanza, Marlo trova la fumetteria nuovamente in ordine ed un Thanos intento ad accarezzare un mantello rosso, affiancato da un Capitan Marvel visibilmente compiaciuto ed una donna in costume rosso.

-Perfetto…semplicemente perfetto…che tessuto morbido…grazie, Scarlet. La Morte adorerà il regalo… ho sempre pensato che il rosso si sarebbe intonato meglio del viola con le sue ossa di madreperla.

-I Vendicatori adesso possono e devono intervenire in ogni piccola e grande crisi, Thanos. E grazie al mio potere sono stata in grado di riparare i danni che avevi fatto…d’ora in avanti non ci saranno più catastrofi. I fumetti sono salvi. Oh salve, Marlo, il bagno è al sicuro ?

-A meraviglia…credo. Adesso mi sveglierò o scoprirò di essere sotto controllo mentale, vero ?

-Non ti abbiamo dato il microchip che lo impedisce ? Dovremo farti entrare nel gruppo, allora… siamo già in quaranta, ma il tempo si trova sempre.

-Quando volete…ora scusa, Genis, ma possiamo parlare seriamente ?

-Io sono sempre serio, Marlo. E’ Rick che scherza sempre, anche se tu adesso non lo puoi sentire.

-E’ questo il punto, vorrei sentirlo. Non ti comporti come Genis…

-Vuoi dire che è un impostore ? Perché nessuno può entrare nei Vendicatori se è un impostore – interviene Scarlet, scansando un Thanos ancora innamorato del suo mantello.

-D’accordo, Marlo, se veramente sei così sospettosa, ti farò parlare con Rick…lo capisco, immagino tu voglia parlargli del bambino.

-TI HO DETTO CHE NON SONO INCINTA !!!

-Ehm – si schiarisce la voce qualcuno all’ingresso – Potrei sapere che accidenti sta succedendo ?

-Rick, finalmente !!!! – esulta Marlo.

Genis, invece, lo indica in modo drammatico ed esclama:

-Che cosa ci fai tu qui, impostore !?

 

Immaginate di essere Rick Jones. Immaginate di aver vagato per una settimana nello spazio, mentre un alieno a cui eravate legati a livello molecolare era costretto a dover combattere il proprio fratellastro. Immaginate di essere appena tornati sulla Terra, di esservi recato nel negozio della vostra amata e bellissima moglie…e di avervi trovato un Dio Titano della Morte che si strofina una guancia su un mantello rosso, un gigante di giada che non stacca le proprie labbra da quelle di una ventenne in abiti succinti dalla pelle verde, un Vendicatore, ed intravisto un uomo lucertola che cerca di asciugarsi i pantaloni. Mentre cercate di assicurarvi di ciò che vedete, sentite vostra moglie urlare al vostro migliore amico, che dovrebbe essere in un’altra dimensione, che non è incinta.

Immaginato ? Bene. Se volete provare le stesse sensazioni, trapanatevi ripetutamente il cranio.

-Marv, vedi anche tu quello che vedo io ?

-Temo proprio di sì.

-Ooookay. Ho l’impressione di essermi trovato in mezzo ad un cliché del tipo “finora tutto quello che avete visto erano le imprese di un impostore poco credibile”.

-Direi anch’io.

-IO sono il vero Capitan Marvel, Marlo ! LUI è l’impostore !

-Guarda che io non sono Capitan Marvel, sono Rick Jones.

-Oh. Dovrò inventarmi una scusa retroattiva, allora…

-Marv, la tua coscienza cosmica ci capisce niente ?

-Ricevo solo visioni molto confuse. Vedo Thanos…il dottor Octopus…Hulk… Lizard…Drax…Ninfetta… non associo neanche i nomi all’aspetto, ma ho l’impressione che qualcosa li leghi tutti.

-Hhhmm. Sembra che qui ci siano stati un bel po’ di cliché all’opera, ma ne ho ancora uno… penso che troverò la soluzione solo grazie ad un collegamento estremamente labile.

-Che sarebbe ?

-Sono tutti verdi o viola, anche solo nel costume, no ?

-Penso di capire di cosa stai parlando…mi ricordi una storia che mi ha raccontato una volta Silver Surfer. Stai dicendo che tutte queste persone sono…

-Sì, lo penso. Guarda anche il tuo “sosia” e Scarlet con la tua Coscienza. Come li vedi ?

-Verdi e viola. Vedo anche l’Osservatore con quei due colori, ed un terrestre che non conosco, che fuma una sigaretta. Ed una scatola verde e viola…nel cestino del tuo bagno !?

-Sembra un enigma impossibile da decifrare…perché non ha alcun senso, vero ? Coraggio, “Capitan Marvel”, ho capito la battuta e non è neanche divertente. Trasformati di nuovo in te stesso, Uomo Impossibile.

-Uffaaaa…io mi stavo divertendo ! Guastafeste !!!

 

POP !

 

Immediatamente dopo, nella fumetteria restano soltanto Rick e Marlo…ed un umanoide magrissimo alto un metro e venticinque, dalla pelle verde e i vestiti viola, con due bracciali ipertecnologici ai polsi.

-Ero sicurissima di aver dato di matto – si rilassa finalmente Marlo, quasi cascando a terra.

-Immagino che quei bracciali ti servissero a mimare i poteri di Marv e a trasformarti in cose non soltanto verdi e viola, giusto ?

-Già…non volevo che la Coscienza Cosmica del Capitano mi scoprisse subito. E trasformarmi in tutta quella gente in contemporanea è stato faticosissimo !!! Potreste almeno ringraziarmi per lo sforzo !

-Eeeh !?

-Sì…ho sentito che Genis era giù di morale, così ho pensato di movimentargli un po’ la vita per risollevarlo. Ammettilo, Rick, non ti divertivi così dalla tua festa di addio al celibato !

-Potremmo cambiare argomento ? – propone Marlo, arrossendo leggermente.

-Possiamo scambiarci di posto, Rick ? Io questo nano lo uccido…

-Il tuo piano ha funzionato, Uomo Impossibile. Sai che sei davvero bravo a inventare trame ? Mai pensato di lavorare per lo spettacolo ?

-Ho provato col cinema, la televisione e i fumetti, ma mi hanno sempre cacciato. Anche se ho sentito che per un po’ un altro uomo impossibile è stato presidente della Marvel.

-E adesso ? – chiede Marlo.

-Se Genis adesso è felice, non è divertente aiutarlo. Penso che andrò a cercarmi qualcun altro da infastidire, ma non vi preoccupate…ogni volta che vi sentirete giù, tornerò per rifare le stesse identiche cose !

-Ah…

-Uhm…

-Eh…

-Che c’è, non siete contenti ?

-Tutt’altro !!! Però tutti ti caccerebbero immediatamente, visto che sei…beh, impossibile da sopportare…dovresti trovare un tizio veramente giù di morale, sempre triste…tipo…tipo…

-Galactus ?

-No, dai, questa non gliela posso…però…in effetti… senti,Uomo Impossibile…

-Sìììì ?

-Te la senti di fare un viaggetto molto lungo dall’altra parte dell’universo, per tornare solo tra qualche decennio ? C’è questo tizio che si veste di viola che…

 

Los Angeles, California. Quella stessa sera. Nell’appartamento di Rick Jones, tutto tace. Per un secondo, si gusta il silenzio che aleggia tra un’avventura e l’altra… uno dei rarissimi momenti di tranquillità della sua vita. Così pochi e così preziosi.

Sua moglie sta salendo sul letto, pronta a dargli il bentornato sulla Terra. Per una volta, Rick vuole lasciare gli eroismi fuori dalla sua vita. O visto che si sente veramente in forma, magari più che una volta sola.

Nella Zona Negativa, Genis si prepara a chiudere il collegamento mentale. Rick si è meritato questi momenti di felicità. Un giorno troveranno un modo per separarsi definitivamente, ma fino ad allora avrà un qualcosa di ben più di un amico, ben più di un fratello.

E mentre, anche senza la Coscienza Cosmica, tutto l’universo diventa improvvisamente sensato ed equilibrato, Genis pensa una cosa.

Ma hanno sempre avuto un materasso verde e viola ?”

 

FINE

 

Note

Non troppi mesi dopo gli albori di Marvel IT, nasceva una delle serie più sfortunate del sito… Capitan Marvel, svantaggiata in partenza per il paragone continuo con la serie americana scritta da (inchino…) Peter David. Nonostante la costante fatica di restare all’altezza della situazione, è stato divertente… specialmente visto che la serie USA è stata un’ispirazione continua; infatti mi sono sempre tenuto lontano da quasi tutti i temi già trattati dal mitico PaD, visto che in proposito ci sarebbe stato ben poco altro da dire !

Arrivato a concludere tutte le trame principali ad eccezione di una, non restava che da togliersi un piccolo sfizio. Più o meno verso la fine del primo ciclo di storie (#14-15) pensavo di abbandonare la serie con un numero dedicato alla comparsata dell’Uomo Impossibile. Poi le idee hanno iniziato a fluire all’impazzata, dando origine a ciò che avete letto fino all’episodio scorso. Restavano due sfizi da togliersi… il suddetto mutaforma, ed un numero in cui infilare il maggior numero possibile di cliché Marvel. A centinaia sono rimasti fuori, chiaramente, ma potevate aspettarvi un ultimo episodio “normale” ?

Ho accennato ad una trama non ancora conclusa. Si tratta naturalmente della trama che coinvolge Una-Rogg, che vedrete in qualche forma su Marvel IT, molto probabilmente una miniserie co-scritta insieme ad uno degli altri scrittori MIT che si sono già offerti per la parte.

Per concludere, un doverosissimo (?) saluto a tutti gli Editor di questo ciclo di storie: l’indimenticabile Andrea Antonazzo, l’immanente Tobia, l’intoccabile rosso, l’onnisciente Carlo Monni ed il cosmico Fabio Volino; un ringraziamento a tutti quelli che hanno collaborato in qualche modo, soprattutto Mickey, Valerio e Xel alias Joji; ed un in bocca a Lizard al mio successore, il laconico Pablo che leggerete dal numero 32 fino a chissà quando.

O-wha-tagoo-siam (l’involontaria beffa di Peter David ai traduttori italiani) e naturalmente…

Excelsior !